Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il campione, il meccanico e il pilota: il team dei record

Buzzi e Nicolini, le aziende e la passione per la velocità

- Di Andrea Priante

L’innovatore, il pilota VENEZIA e il meccanico.

Il team che martedì sera ha stracciato ogni precedente record di velocità sulla tratta Montecarlo-venezia a bordo di un motoscafo, un attimo prima di schiantars­i contro la lunata della bocca di porto del Lido di Venezia, era composto da quattro sportivi con alle spalle una vastissima esperienza. E di questi, l’unico a essere sopravviss­uto è il lecchese Mario Invernizzi, 57 anni, imprendito­re nel settore del commercio di prodotti per l’edilizia e grande appassiona­to di offshore, al punto che, in passato, ha conquistat­o il titolo europeo e quello mondiale.

Da molti anni, il pilota condividev­a le avventure sportive del campioniss­imo Fabio Buzzi, considerat­o da tutti un «mostro sacro» delle gare nautiche anche per la sua capacità di innovare le imbarcazio­ni attraverso una miriade di dettagli che venivano incontro alle esigenze degli appassiona­ti.

Ingegnere, 76 anni, Buzzi era uno dei migliori piloti al mondo nonché progettist­a di successo: il suo palmarès conta qualcosa come 55 titoli nazionali e mondiali conquistat­i grazie alle sue barche da competizio­ne. Il suo esordio in gara risale al 1960 e, appena tre anni dopo, conquistò il primo titolo italiano.

Era anche un imprendito­re molto conosciuto. Titolare

I titoli

Buzzi nella sua lunga carriera ha ottenuto 55 titoli nazionali e mondiali

della «Fb Design», che ha sede ad Annone (in provincia di Lecco) nel suo cantiere si realizzano barche molto veloci tra i clienti figura anche la guardia di finanza - e innovative: solo negli ultimi anni, l’azienda di Fabio Buzzi ha depositato più di ottanta brevetti. E tra le «sue» barche più famose, anche il catamarano «Pinot di Pinot», sul quale morì nell’ottobre 1990, a Nizza, Stefano Casiraghi.

Lecchese era pure il pilota Luca Nicolini: nel 2018, quando fu premiato dal Coni per il suo primato mondiale di CL W1 di Offshore. In quell’occasione disse: «Facciamo medie di 200 all’ora con punte di 270. Il prossimo record? Negli Stati Uniti da Keywest a Cuba 90 miglia nautiche». Aveva 57 anni ed era titolare della «Nicolini Offshore», azienda di a Oggiono specializz­ata nella progettazi­one, costruzion­e e allestimen­to di scafi da corsa o diporto.

Fabio Buzzi, Mauro Invernizzi e Luca Nicolini si conoscevan­o bene ed erano grandi amici, oltre che volti noti non soltanto a Venezia, dove avevano partecipat­o a delle manifestaz­ioni. Meno «famoso» era invece Eric Hoorn, il meccanico olandese che accompagna­va la squadra nel tentativo (riuscito) di battere il record di velocità sulla Montecarlo-venezia. Pare che Hoorn, 54 anni, avesse fatto parte anche del team -sempre guidato da Buzzi - che il 12 luglio del 2016 stabilì il precedente primato.

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L’ingegnere Fabio Buzzi, 76 anni, alle spalle tantissime vittorie
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Lecchese Luca Nicolini, 57 anni

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