Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il campione, il meccanico e il pilota: il team dei record
Buzzi e Nicolini, le aziende e la passione per la velocità
L’innovatore, il pilota VENEZIA e il meccanico.
Il team che martedì sera ha stracciato ogni precedente record di velocità sulla tratta Montecarlo-venezia a bordo di un motoscafo, un attimo prima di schiantarsi contro la lunata della bocca di porto del Lido di Venezia, era composto da quattro sportivi con alle spalle una vastissima esperienza. E di questi, l’unico a essere sopravvissuto è il lecchese Mario Invernizzi, 57 anni, imprenditore nel settore del commercio di prodotti per l’edilizia e grande appassionato di offshore, al punto che, in passato, ha conquistato il titolo europeo e quello mondiale.
Da molti anni, il pilota condivideva le avventure sportive del campionissimo Fabio Buzzi, considerato da tutti un «mostro sacro» delle gare nautiche anche per la sua capacità di innovare le imbarcazioni attraverso una miriade di dettagli che venivano incontro alle esigenze degli appassionati.
Ingegnere, 76 anni, Buzzi era uno dei migliori piloti al mondo nonché progettista di successo: il suo palmarès conta qualcosa come 55 titoli nazionali e mondiali conquistati grazie alle sue barche da competizione. Il suo esordio in gara risale al 1960 e, appena tre anni dopo, conquistò il primo titolo italiano.
Era anche un imprenditore molto conosciuto. Titolare
I titoli
Buzzi nella sua lunga carriera ha ottenuto 55 titoli nazionali e mondiali
della «Fb Design», che ha sede ad Annone (in provincia di Lecco) nel suo cantiere si realizzano barche molto veloci tra i clienti figura anche la guardia di finanza - e innovative: solo negli ultimi anni, l’azienda di Fabio Buzzi ha depositato più di ottanta brevetti. E tra le «sue» barche più famose, anche il catamarano «Pinot di Pinot», sul quale morì nell’ottobre 1990, a Nizza, Stefano Casiraghi.
Lecchese era pure il pilota Luca Nicolini: nel 2018, quando fu premiato dal Coni per il suo primato mondiale di CL W1 di Offshore. In quell’occasione disse: «Facciamo medie di 200 all’ora con punte di 270. Il prossimo record? Negli Stati Uniti da Keywest a Cuba 90 miglia nautiche». Aveva 57 anni ed era titolare della «Nicolini Offshore», azienda di a Oggiono specializzata nella progettazione, costruzione e allestimento di scafi da corsa o diporto.
Fabio Buzzi, Mauro Invernizzi e Luca Nicolini si conoscevano bene ed erano grandi amici, oltre che volti noti non soltanto a Venezia, dove avevano partecipato a delle manifestazioni. Meno «famoso» era invece Eric Hoorn, il meccanico olandese che accompagnava la squadra nel tentativo (riuscito) di battere il record di velocità sulla Montecarlo-venezia. Pare che Hoorn, 54 anni, avesse fatto parte anche del team -sempre guidato da Buzzi - che il 12 luglio del 2016 stabilì il precedente primato.