Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Da Pozzetto al padovano Mion quelli della maratone del mare
«Buzzi ha battuto se stesso, il tempo è stato validato nella maniera più assoluta» afferma Vincenzo Iaconianni, presidente della Federazione Italiana Motonautica (Fim). Diciotto ore e trentadue minuti, infranto il muro delle ventidue del tempo precedente. Poi il tragico schianto in cui lo stesso Fabio Buzzi, pluricampione di motonautica e imprenditore del settore, ha perso la vita.
Il record nasce dalla gara Venezia-montecarlo, creata negli anni Novanta dal Circolo Motonautico Veneziano e dello Yacht Club di Monaco, su iniziativa di un gruppo di appassionati, tra cui Gianfranco Rossi, Renato della Valle, Alberto Smania, Angelo Vassena. Una «maratona del mare» di 2.200 chilometri che, sia per i costi elevati sia per l’impegno organizzativo necessario, è scemata nel tempo. «Tanti erano i personaggi famosi che gareggiavano, dall’attore Renato Pozzetto al pilota padovano Sergio Mion – ricorda Iaconianni – è durata fino a metà anni Novanta, poi si è tentato di riprenderla ma con esiti fallimentari». Ecco allora, tra il 2002 e il 2003, la nascita del record, diventato banco di prova per le imbarcazioni e i motori sportivi di alto livello. Numerosi i team inglesi, francesi e americani che si sono susseguiti nella caccia al titolo, non ultimo proprio un team inglese che aveva cercato di battere Buzzi.