Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Le crudeltà della baby gang «Fermi, così perdo l’occhio»

Nei documenti, le voci delle vittime

- Silvia Madiotto Eleonora Biral M.ZA.

«Siamo stati accerchiat­i da una trentina di giovani, ho visto una ragazza strappare i capelli alla mia fidanzata. Ai lati era diversi giovani la colpivano con calci e pugni. L’ho sentita gridare «Aiuto, mi state strappando un occhio». Uno dei ragazzi ha raccolto da terra le tre rose che le avevo regalato e le usava come frusta colpendola al volto». A parlare è M.C., 20 anni, uno dei quattro giovani aggrediti tra San Giacomo e l’erbaria lo scorso 7 aprile da una baby gang composta da almeno una decina di persone. Da martedì in tre sono finiti ai domiciliar­i, due in comunità e altri cinque risultano indagati.

Uno dei minorenni, un 16enne di Venezia, è coinvolto anche in una violenza sessuale di gruppo avvenuta l’anno scorso alla Giudecca. Tutti sono accusati di aver massacrato di botte due coppie di fidanzati senza alcun motivo. Le parole di M.C. risalgono all’8 maggio, è il giorno in cui è stato sentito dalla polizia. Lui ha riportato 99 giorni di prognosi. La prima ad essere stata aggredita è sua sorella. «Scendevamo dal ponte di Rialto, uno dei ragazzi ha chiesto se avevamo una sigaretta. Ho risposto che non fumavamo – ha detto la fidanzata del 20enne -, la mia amica si è spostata vicino a una ragazzina».

Quella ragazzina è Catalina Curcumeli, 19enne di Spinea. Ha aggredito la sorella del 20enne tirandole i capelli e urlandole «Ti ammazzo la famiglia». «Poi sono arrivati altri cinque ragazzi che ci hanno preso a calci e pugni». La furia della baby gang si è scatenata su tutti e quattro i giovani e non si è fermata nemmeno di fronte alla polizia. Curcumeli e il fidanzato Edoardo Bressan il mattino seguente si sono recati all’ospedale e lei nei giorni successivi ha postato alcuni commenti su Facebook alla notizia del pestaggio nei quali cercava di far passare le due coppie di fidanzati come aggressori. boccata d’ossigeno che arriva da Bruxelles (che sceglie di destinare poco meno di un quarto del totale al Veneto e il resto ad altre 14 regioni) è salutata con favore bipartisan dagli europarlam­entari del Carroccio - Gianantoni­o Da Re e Mara Bizzotto - e del Pd - Alessandra Moretti e Paolo De Castro, relatore ombra del provvedime­nto. Zaia però ricorda che la strada per la ricostruzi­one è ancora lunga: «I 377 milioni stanziati dal governo, inclusi i primi sostegni a privati e imprese, da cantierare entro il 30 settembre, sono stati tutti impegnati. Ma attendiamo ancora risposte dal governo per i 400 milioni di euro che servono. Ricordo che 50 di questi saranno usati per far fronte ai danni ai privati.

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Il pestaggio Un frame del video sul pestaggio in Erbaria, vicino a Rialto

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