Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

A un Nobel il primo dottorato ad honorem

- Silvia Moranduzzo

Inedito assoluto. È stato consegnato ieri il primo dottorato ad honorem della storia del Bo. A riceverlo è stato Michael W. Young ( foto), premio Nobel 2017 per la Medicina e la Fisiologia per i suoi studi sui meccanismi che regolano i ritmi biologici. «Tra le iniziative per celebrare gli 800 anni della nostra università vi è quella di allargare la comunità scientific­a – ha detto il rettore Rosario Rizzuto alla cerimonia in Aula magna – Siamo orgogliosi di conferire il primo dottorato ad honorem proprio a Young per il suo fondamenta­le contributo dato alla scoperta dei meccanismi molecolari che controllan­o la ritmicità circadiana». (si.mo.) in relazione l’ateneo con le imprese. Abbiamo licenziato 4 brevetti da 600 mila euro e abbiamo creato il Contaminat­ion Lab che riunisce diverse discipline per risolvere problemi posti dalle aziende». C’è un altro obiettivo sulla lista: «Vorrei che si creasse un rapporto con gli Its, i corsi di formazione per i diplomati – dice Dughiero – Sono percorsi che formano profili tecnici, proprio quello che in questo momento le imprese stanno cercando». Oltre il 90% dei laureati in materie scientific­he trova lavoro entro un anno ma secondo il prorettore bisognereb­be formare ancora più studenti per venire incontro al fabbisogno. Per farlo servono aule, servizi e docenti e in questo rientra il progetto da 15 milioni per il polo di Ingegneria in Fiera che conterrà tremila studenti. «Il territorio ha risposto benissimo, parlo di Camera di commercio, Comune, Regione e Provincia, senza dimenticar­e che a due passi ci sarà lo Smact per cui uniremo didattica, trasferime­nto tecnologic­o e ricerca» conclude Dughiero.

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