Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cadoneghe, candidati a loro insaputa Nei guai forzista e dem
Le firme delle candidature della «Lista civica di centro» del Comune di Cadoneghe rischiano di portare a processo Pierantonio Maschi, ex consigliere forzista, e Fabio Giacomini, ex consigliere comunale del Pd. Il pm Silvia Golin ha infatti chiuso le indagini sui due ex esponenti del Consiglio comunale, ai quali è contestata la violazione dell’articolo 90 del Dpr 570/1960 , una norma del testo unico che disciplina la composizione e l’elezione degli organi delle amministrazioni comunali e in particolare regola le modalità della raccolta delle candidature. Poco prima dello scadere dei termini per la presentazione delle carte per partecipare alle ultime elezioni amministrative, Maschi avrebbe fatto credere a due anziani signori che la sottoscrizione chiesta era solo di «sostegno» alla lista, invece l’esponente forzista ha fatto firmare una vera e propria candidatura ai due che si sono ritrovati nei cartelloni elettorali a loro insaputa. Scattata la denuncia nei confronti di Maschi, è emerso che le firme erano state ratificate in un momento successivo da Giacomini. La legge invece vuole che almeno due persone siano presenti alla firma delle candidature e che i candidati siano a conoscenza di ciò che stanno firmando. Il candidato forzista Maschi aveva bisogno di due nomi per completare la lista che avrebbe appoggiato l’ex sindaco del Pd Michele Schiavo, per questo pare fosse necessario fare in fretta prima dello scadere dei termini. (r.pol.)