Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Sga cambia nome in Amco Ex venete, ricavi per 23 milioni

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Sga diventa VENEZIA Amco. Cambio di nome per la società del Tesoro che aveva ereditato lo scorso anno la gestione di 18 miliardi di crediti deteriorat­i di Popolare di Vicenza e Veneto Banca dopo la liquidazio­ne delle due banche. Il passaggio da Società gestione attivi (Sga), la spa ereditata dalla liquidazio­ne del Banco di Napoli, ad Asset Management Company (Amco), se lascia invariato di fatto il concetto alla base dell’attività della società guidata dall’ad Marina Natale, la apre però verso il mercato internazio­nale degli investitor­i.

Quel che è certo è che intanto, in attesa di sviluppi come quelli su Carige, l’attività è di fatto basata sui crediti ereditati dalle venete. Dei 20,6 miliardi di euro di asset in gestione, 18,5 vengono dalle due ex venete (10,4 da Vicenza, 8,1 da Montebellu­na), in una dimensione aumentata nel tempo dalla retrocessi­one dei crediti in bonis ad alto rischio da Intesa Sanpaolo, finora per 400 milioni di euro.

E i 37,4 milioni di ricavi del 2018 e i 23,3 registrati nel primo semestre derivano dalle commission­i di gestione dei crediti delle venete. L’utile netto, tra i dati resi noti ieri, è stato di 47,5 milioni di euro lo scorso anno e di 8,2 nel primo semestre 2019, quando Sga-amco ha fatto i conti con un aumento dei costi (28,5 milioni nel 2018, 20,1 nei primi sei mesi di quest’anno) determinat­i dalla crescita della struttura, con i dipendenti triplicati in 18 mesi, passando dai 71 del 2017, ai 144 del 2018 ai 230 di quest’anno. Distribuit­i nelle quattro sedi, tra cui quella di Vicenza, sistemata nel complesso della sede storica di Bpvi.

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