Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Atlantia, il dopo-castellucci e il ruolo in ascesa di Bertazzo
( f.n.) I rischi messi a TREVISO fuoco il giorno dopo dalla politica, la necessità di una successione rapida, il ruolo di nuovo in crescita di Bertazzo. Nel day after dell’uscita di Giovanni Castellucci dalla guida di Atlantia, asso calato per dare il segnale «immediato» di cambio di marcia intorno alle autostrade voluto dai Benetton, dopo la clamorosa inchiesta sulle perizie truccate, è già tempo di misurare le reazioni alla mossa di Edizione, azionista di riferimento.
Quanto rischioso resti comunque il passaggio, lo mostrano le dichiarazioni di giornata dei politici, dal sottosegretario al Mit, dei Cinque Stelle, R0berto Traversi, al parlamentare di Leu Stefano Fassina, a dire che l’uscita di scena del manager non basta e a sottolineare la buonuscita da 13 milioni. Pur se è al pari significativo che le prese di posizione non salgono ai piani alti del governo (nulla, per dire, dal ministro Luigi Di Maio) e sul fronte contrario vanno segnalate anche le prese di posizione in chiave opposta. Ad esempio dei segretari di Cgil e Cisl, Maurizio Landini e Annamaria Furlan, che si dicono non interessati alle vicende di Atlantia e molto di più alla partecipazione al salvataggio di Alitalia.
Rischi di un passaggio che resta comunque stretto per il cuore dell’impero di Ponzano e per la stessa Edizione, la holding dei Benetton che ha
messo in moto il giro di vite intorno alle autostrade, dopo lo choc dichiarato da Luciano Benetton e il ricompattamento dei quattro rami familiari intorno alla necessità di segnare un cambiamento.
Passaggio stretto, che implica la necessità di accelerare sulla ricerca del nuovo amministratore delegato. Serve un nome di peso, magari internazionale. Da mettere sul tavolo agli investitori internazionali compagni di viaggio in Atlantia. Ma anche capace di saper mettere le mani negli ingranaggi delle partite rimaste aperte. Alitalia, per dire. Ma soprattutto l’integrazione della spagnola Abertis, acquisita in tandem con gli ibericotedeschi di Hochtief. Partita gestita direttamente da Castellucci e da monitorare da vicino.
E poi al nuovo manager toccherà anche il lavoro di far calare dall’alto l’energica scossa che in Edizione si attendono dopo l’avvicendamento di Castellucci. Il primo passo è stato preso l’altra sera al piano inferiore, in Spea Engineering, la società nell’occhio del ciclone, dov’è stato nominato come nuovo amministratore delegato Guglielmo Bove.lui e il presidente Paolo Costa, come dice una nota, «guideranno Spea in questo periodo di transizione, per mantenere alta la funzionalità dell’azienda a tutela della sua credibilità e reputazione».
Per questo la soluzione del comitato esecutivo in Atlantia resta provvisoria. Pur se nel frattempo, a fianco del presidente Fabio Cerchiai, torna a crescere il ruolo del direttore generale di Edizione, Carlo Bertazzo. Uomo di fiducia del presidente Gianni Mion, il cui ritorno al comando rischia di essere sempre meno provvisorio, la missione di metter un piede più deciso dentro ad Atlantia è stata affidata non a caso a lui, in attesa della persona giusta.