Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Storie di ieri e di oggi attraverso gli occhi di trecento fotografi
Fotografie, fotografie e ancora fotografie. A Palazzo Bonaguro, al Castello degli Ezzelini, alla Loggia di Piazza, a Palazzo Agostinelli, nella Biblioteca Civica, allo Spazio Corona e in quasi centocinquanta esercizi commerciali del centro storico di Bassano. La Biennale Bassano Fotografia 2019 - organizzata dall’associazione Pro Bassano e giunta ormai alla sua sesta edizione - ha riempito in pochi giorni ogni angolo della città, raccontando le storie quotidiane del passato e del presente attraverso il giudizio immutabile delle immagini di trecento fotografi provenienti dai quattro angoli del globo. Sconfina-menti, questo il titolo della mostra, dedica un ampio spazio a Venezia e alla sua fragilità. E se non potevano mancare le immagini terribili ed evocative delle Grandi Navi del maestro Berengo Gardin e i tesori nascosti di Marc De Tollenaere, la sequenza più visitata è firmata dall’obiettivo ironico e mai nostalgico del veneziano Giovanni Puppini che racconta, in una cinquantina di immagini a volte scanzonate quasi tutte risalenti agli anni Sessanta e Settanta, un mondo che non esiste più fatto di bambini che giocano nei campielli, di attività professionali dimenticate e desuete (nella foto sopra i «traghettatori» dell’acqua alta), eventi straordinari e ordinari della città lagunare, uomini e donne nel quotidiano e persone importanti del mondo civile e religioso. La mostra durerà fino al 3 novembre.