Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Video pedo-porno nei telefoni dei ragazzi, a scuola arrivano i carabinieri
Video pedopornografici nelle chat tra gli studenti. Quella che all’inizio sembrava solo una voce di corridoio ha trovato conferma lunedì, tra i banchi dell’istituto tecnico industriale Severi di via Pettinati, quando i carabinieri hanno effettuato un controllo su richiesta della preside. I militari hanno ispezionato i telefonini dove sarebbero emersi due video scaricati dalla rete con minorenni in atteggiamenti intimi e impegnati in atti sessuali espliciti. Visionando le chat di gruppo di alcune classi, i frame sono saltati fuori: non si tratterebbe di video amatoriali ma di materiale facilmente reperibile su siti pornografici di libera consultazione. I video potrebbero essere stati scaricati da un alunno che poi li avrebbe passati a un compagno, innescando un effetto domino con le immagini che sono arrivate all’interno delle chat utilizzate per i compiti o le comunicazioni interne. I carabinieri, dopo aver allertato la procura dei minori di Venezia, stanno proseguendo le indagini per capire l’origine dei video e chi possa averne causato la diffusione tramite Whatsapp o Telegram. La preside Nadia Vidale ha anche diramato una comunicazione interna attraverso il registro elettronico: «Si informa che nella mattinata di oggi (lunedì, ndr) su invito del dirigente scolastico a seguito di segnalazione telefonica sono intervenuti i carabinieri che hanno accertato la presenza negli smartphone di diversi studenti di due video dal contenuto pedopornografico. Nel ricordare ai genitori che la responsabilità per l’uso improprio del dispositivo è dell’intestatario del contenuto telefonico e che la diffusione di materiale pedopornografico è un reato, si invitano i genitori a vigilare attivamente sui contenuti delle chat dei loro figli...».