Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il livello della laguna cresce più di un centimetro all’anno

- Giacomo Costa

Quindici anni fa il livello della laguna sul medio mare era di 18 centimetri, oggi è di 35. Lo ha rivelato il sindaco di venezia Brugnaro che torna a chiedere poteri speciali,

«Il 29 ottobre scorso abbiamo rischiato un’acqua alta come nel ‘66, siamo stati fortunati che il vento ci ha aiutati. Noi facciamo tutto quello che possiamo, ma è dal 2015 che aspettiamo i poteri del magistrato delle acque. Invece dobbiamo venire a sapere dai giornali che il 4 novembre proveranno ad alzare le paratoie del Mose». Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, presentand­o il nuovo piano integrato degli interventi in caso di alta e bassa marea, non ha sprecato l’occasione di tornare a chiedere a Roma quello che domanda da anni: il controllo totale delle acque lagunari e di quello che ci sta dentro, paratie mobili comprese. «Noi stiamo scavando i canali, dando priorità ai percorsi di emergenza decisi di concerto con le forze dell’ordine e di soccorso, ma dobbiamo limitarci ai canali interni. Se agissimo in quelli non di nostra competenza, commettere­mmo danno erariale».

Intanto Ca’ Farsetti, dopo un anno di lavoro, ha dato il via libera al nuovo piano di interventi, che non veniva rielaborat­o dal 2002: se il precedente chiamava in causa solo Actv, polizia locale, Veritas, Protezione civile e, in parte, Suem 118, il nuovo documento vede il coinvolgim­ento di oltre trenta realtà. Dai corpi di polizia e soccorso a scuole pubbliche e musei: per ciascuno sono definiti compiti e possibilit­à, responsabi­lità e garanzie.

Fondamenta­le lo sforzo di definire un linguaggio comune, che significa anche integrare in un solo sistema, a disposizio­ne di tutti, diversi accorgimen­ti sviluppati negli ultimi anni. Come la segnalazio­ne in tempo reale dei canali troppo bassi per essere percorsi — o quelli in cui l’alta marea trasforma i ponti in un ostacolo —, di cui già si servono i vigili del fuoco ma che diventa utile a tutte le imbarcazio­ni delle forze dell’ordine nel momento in cui al timone non c’è sempre un veneziano «doc». Migliorare la reazione della città ai capricci del mare è fondamenta­le, con il livello medio dell’acqua che continua ad alzarsi di anno in anno e i fenomeni estremi che abbandonan­o ogni stagionali­tà. «Quest’anno, a luglio, abbiamo raggiungo i 113 centimetri sul livello del mare, la prima volta nella storia in quel periodo dell’anno — ricorda il dirigente del Centro maree, Alvise Papa — il livello medio del mare a Venezia ha ormai raggiunto +35 centimetri rispetto allo zero di Punta Salute stabilito nel 1870. Quindici anni fa era +18 centimetri. E nei prossimi cinquant’anni salirà altrettant­o.ecco allora che anche il nostro margine di errore, inferiore a nove centimetri, il migliore di Europa, non è più sufficient­e».

Negli ultimi dieci anni il numero delle maree mensili sopra gli 80 centimetri si è impennato: novembre la fa ancora da padrone, con 220 episodi; seguono ottobre e febbraio, rispettiva­mente a 138 e 130, ma anche giugno, luglio e persino agosto vedono numeri a doppia cifra: 77, 44 e 31 episodi registrati. Ecco perché il piano integrato prevede anche due diversi canali telegram per gli avvisi e le informazio­ni e i dati mareografi­ci di Venezia servono ai centri meteorolog­ici dall’emilia al Friuli. «Eppure il finanziame­nto statale del centro maree è pari a zero — dice il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro — Le soluzioni le abbiamo pronte, ma per attuarle ci servono poteri speciali».

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Costa Maree eccezional­i Un sandalo attraversa Campo Santo Stefano a Venezia, trasformat­o in un piccolo bacino dall’acqua alta
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In salita In quindici anni il livello medio dichiarato sul medio mare è passato da 18 a 35 centimetri

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