Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Nuova Pediatria subito pronti a incatenarc­i per difendere il progetto»

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«Non si può più rimandare. Cosa dobbiamo fare, incatenarc­i alle mura? Se necessario, lo faremo». Sono parole di Roberta Zito, portavoce del Forum delle associazio­ni amiche della Pediatria. L’indagine annunciata dalla Soprintend­enza incombe sulla nuova struttura che dovrebbe ospitare il reparto di cura per i bambini, per il quale si attende il progetto definitivo. In città si è scatenato il dibattito tra chi mette al primo posto la conservazi­one delle mura rinascimen­tali e chi sostiene la necessità di creare il nuovo edificio senza ulteriori indugi. «Non possiamo aspettare la costruzion­e del nuovo ospedale, siamo in una situazione di emergenza – afferma Zito – Ora che la Pneumologi­a è stata abbattuta gli spazi si sono ulteriorme­nte ristretti ed è un inferno. Non ci sono più le aule per far giocare i bambini o fare pet therapy, tutte cose essenziali per il percorso dei piccoli pazienti. Non c’è un luogo dove i medici possono dare la diagnosi ai genitori che sono costretti a ricevere la notizia della malattia del figlio in corridoio. Senza offesa per nessuno, ma sono condizioni da terzo mondo». Secondo il Forum delle associazio­ni, non è solo una questione di spazi ma anche di qualità delle cure che inevitabil­mente cala laddove il luogo di lavoro sia ostile. E si teme che vada persa quell’eccellenza di cui Padova si è sempre forgiata. «Ho rispetto per le mura ma penso che prima dovremmo occuparci dei bambini e dei genitori, di dare loro almeno un po’ di quella serenità che la malattia ha tolto» conclude Zito. (si.mo.)

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