Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Pediatria, lavori in Terapia intensiva «Ripartono dopo l’allarme staticità»
Tre anni fa lo stop, ora nuovo monitoraggio dei solai. L’ateneo: «Tutto a posto»
Tre anni fa lo stop indotto dalla perizia del professor Renato Vitaliani, ordinario di Tecnica delle Costruzioni, che aveva rilevato «lacune statiche tali da consigliare l’evacuazione della Pediatria entro 10 giorni». Un verdetto pronunciato nell’ambito di indagini sulla sicurezza antisismica dell’edificio — articolato su quattro piani, inaugurato il 24 luglio 1956 e di proprietà dell’ateneo — e allegato al progetto esecutivo della Terapia intensiva pediatrica. Da realizzare con un finanziamento regionale di 1,4 milioni di euro. Ma a quel punto, era il marzo 2016, Regione e Azienda ospedaliera bloccarono l’operazione, chiedendo una contro-perizia all’università.
«E noi, eseguite le prove del caso, non abbiamo rilevato problemi di staticità, quindi i lavori possono ripartire», ricorda la professoressa Franca Da Porto, prorettore all’edilizia dell’ateneo padovano. Detto fatto: questo mese, al secondo piano della Pediatria, è iniziato il ripristino della Terapia intensiva, momentaneamente trasferita al secondo piano della Clinica di Ginecologia e Ostetricia. Ma il «lifting» è parziale, perché nel frattempo è stato avviato il progetto di costruzione della nuova Pediatria, che sorgerà nel giro di tre anni — stando alle previsioni — al posto della Pneumologia appena abbattuta. E ospiterà una Terapia intensiva nuova di zecca. Intanto la direzione dell’azienda ospedaliera ha optato per la manutenzione degli impianti elettrico e di condizionamento aria di quella attuale, che durerà circa un anno.
Ma stavolta, per evitare nuovi contrattempi, il direttore generale Luciano Flor ha deciso di avviare comunque un ulteriore controllo dei solai della Pediatria. Con una delibera del 15 ottobre scorso, il manager ha affidato alla «Metralab srl» di Ponte San Nicolò il monitoraggio dei solai al terzo piano, per un importo di circa 1800 euro. «Durante le fasi di lavorazione propedeutiche alla riqualificazione della Terapia intensiva pediatrica, si è reso necessario monitorare le strutture del fabbricato, esaminando in particolare il solaio al terzo piano», recita il provvedimento firmato dal dg, che a proposito della «Metralab srl» ricorda: «E’ specializzata nel monitoraggio di strutture e solai e nel 2016, su incarico dell’università di Padova, titolare dell’immobile, già aveva eseguito le prove di carico dei solai stessi. Ed è quindi a conoscenza dei dati e dello stato di criticità».
La revisione degli impianti è finanziata dalla Regione e consegnerà a medici e pazienti un reparto più funzionale, in attesa di quello previsto nella nuova Pediatria. Clinica che costerà 61 milioni di euro, sempre pagati da Palazzo Balbi, e sulla quale incombe però l’analisi annunciata dalla Soprintendenza per il problema della salvaguardia delle mura rinascimentali. L’indagine dovrebbe concludersi entro la fine del mese.
” Flor/1 Necessario esaminare in particolare il solaio al terzo piano
Flor/2 Operazione affidata alla stessa ditta che eseguì la verifica nel 2016
Da Porto All’epoca non avevamo rilevato problemi di staticità