Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Calà ritrova i Gatti e li porta all’ospizio La nuova commedia

L’intervista Uscito il film «Odissea nell’ospizio» dove il popolare showman dirige gli amici: «Sono come fratelli. Anche se non ci vediamo da anni, in un secondo troviamo sintonia». E promette «risate legate ai temi di attualità»

- Verni

«La magia che c’è tra di noi non cambia. Anche passino trent’anni, basta salire sulla stessa scena e sembra non essere trascorso un solo istante. È una cosa automatica, quando stiamo assieme scatta qualcosa di unico».

Jerry Calà racconta così il film «Odissea nell’ospizio», ora disponibil­e on demand sulla piattaform­a digitale Chili, che ha visto il mitico gruppo veronese di cabaret dei Gatti di Vicolo Miracoli di nuovo assieme, diretto proprio da Calà.

Come è stato ritrovarsi assieme dopo tanti anni?

«Molto, molto divertente. Perché tutti i Gatti, io, Umberto Smaila, Nini Salerno e Franco Oppini, dopo le riprese alloggiava­mo nello stesso resort. È stato davvero bello stare assieme, ridere e scherzare; una grande rimpatriat­a tra vecchi amici. Anzi, tra fratelli».

Difficile gestire il doppio ruolo di regista e attore?

«Avevo qualche timore prima di cominciare. Del gruppo sono quello che, da sempre, viene sfottuto di più e pensavo che potesse succedere anche durante le riprese. Invece i ragazzi hanno visto un Jerry diverso che, in quanto regista, doveva avere autorità e sicurezza sul set: così mi hanno rispettato molto. Sono stati davvero bravi, facendomi anche dei grandi compliment­i alla fine. Alla sera però tornavano a prendermi in giro».

Ci racconta la trama del film?

«In una casa di riposo per artisti si ritrovano gli ex componenti di un mitico gruppo di cabaret. Nel film, per divertimen­to, ho storpiato tutti i nomi, così Jerry, Franco, Umberto e Nini sono diventati Jimmy, Franz, Gilberto e Nino, e I Gatti si sono trasformat­i nei Ratti. I Ratti si erano lasciati in malo modo e i rapporti tra i vari componenti del gruppo non sono semplici. Il gruppo si era nascosto dal mondo, ma viene scoperto da una tv che offre una grossa cifra per una reunion che potrebbe risolvere i grossi problemi economici della casa di riposo».

Nel film fa capolino anche l’attualità: in questa casa di riposo arrivano anche i migranti.

«È un film molto divertente, ma non è parodistic­o e demenziale come potrebbe suggerire il titolo. Invece è tanto legato alla realtà quotidiana, proprio come dovrebbe essere una commedia. Con l’arrivo inaspettat­o di alcuni profughi nella casa di riposo si scateneran­no le stesse reazioni che, in grande, accadono anche nel Paese. È un ulteriore elemento di interesse».

Nel cast anche due vecchie glorie della commedia anni Ottanta: Mauro Di Francesco e Andrea Roncato. Che ruolo avranno?

«Mauro interpreta in maniera superba il direttore dell’ospizio, con problemi legati al gioco d’azzardo. Anche Andrea ha una grande parte, interpreta­ndo il mio manager che continua instancabi­lmente a propormi pubblicità di prodotti per anziani. Poi ci sono due attrici internazio­nali come Sofia Milos, star di CSI Miami, e Katherine Kelly Lang, la mitica Brooke Logan di “Beautiful”.

“Odissea nello Ospizio” potrebbe ricordare come ambientazi­one “Amici miei atto III”: è un omaggio a quel film?

«È un riferiment­o grandissim­o, ma ammetto che è una cosa assolutame­nte casuale. I due in comune hanno solo il fatto di essere ambientati in una casa di riposo».

 ??  ??
 ??  ?? Sul set Umberto Smaila, Nini Salerno, Jerry Calà e Francesco Oppini: i Gatti di vicolo Miracoli
Sul set Umberto Smaila, Nini Salerno, Jerry Calà e Francesco Oppini: i Gatti di vicolo Miracoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy