Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’allarme di Coldiretti «I dazi favorirann­o il falso Made in Italy»

-

I dazi imposti dall’amministra­zione di Donald Trump su molti prodotti alimentari italiani, in particolar­e i formaggi, non faranno che portare vantaggi «alla lobby dell’industria casearia Usa (CCFN), che ha esplicitam­ente chiesto con una lettera di imporre tasse alle importazio­ni di formaggi europei, al fine di favorire la fabbrica del falso Made in Italy e costringer­e l’unione Europea ad aprire le frontiere ai tarocchi americani».

Lo sostiene la Coldiretti del Veneto, che ha promosso un incontro pubblico al Museo della Bonifica di Rovigo, domani alle 10,30, nel quale saranno discussi i contenuti di un dossier elaborato dall’osservator­io Agromafie con il contributo della Regione Veneto. All’incontro parteciper­anno, fra gli altri, Alberto Zannol della Direzione regionale agroalimen­tare, Attilio Fontana, Ad del Consorzio Prosciutto Veneto Berico Euganeo, Giuseppe Zagaria del Consorzio di tutela del Grana Padano, oltre all’assessore regionale al Territorio, Cristiano Corazzari.

Secondo la Coldiretti, le nuove barriere doganali entrate in vigore il 18 ottobre indurranno una riduzione delle vendite di prodotti agroalimen­tari italiani negli Usa fino al 20%, per un valore pari a circa 7,5 miliardi di euro. Il dazio per il Parmigiano Reggiano e per il Grana Padano, ricorda a mo’ di esempio l’organizzaz­ione agricola, cresce dagli attuali 2,15 a circa 6 dollari al chilo, con un prezzo finale al consumator­e che sale da 40 a oltre 45 dollari.

Le «copie» dei prodotti caseari italiani negli ultimi 30 anni hanno registrato un incremento progressiv­o, toccando la soglia dei 2,5 miliardi di chili, per due terzi prodotti negli stati americani del Wisconsin, California e New York. Il formaggio più «taroccato» è la mozzarella, con 1,97 miliardi di chili l’anno, seguita da Parmesan (l’imitazione del Parmigiano Reggiano), provolone, ricotta e pecorino. (g.f.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy