Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tornelli da stadio a scuola «Proteggiamo gli studenti»
Treviso, le barriere alle entrate del collegio «Pio X» Il dirigente: «E il badge registra assenze e ingressi»
All’istituto Pio X di Treviso sono apparsi tornelli all’ingresso. Dalla prossima settimana al Pio X docenti e studenti entreranno solo con un badge. «Per sicurezza».
Il pesante portone di ferro si apre senza cigolare. L’atrio è elegante, ordinato, anticipato da una portineria sulla sinistra, luminoso e con un’ampia vetrata. Dopotutto è una delle scuole più prestigiose del centro storico, frequentata dalla Treviso bene, un collegio vescovile fondato nel 1920 e trasferito nella sede attuale di borgo Cavour nel 1925. I tempi però sono cambiati, bisogna fare i conti con nuove esigenze e nuove forme di sicurezza e, appena varcato l’ingresso, da qualche giorno sono apparsi dei tornelli. Per il momento li stanno testando gli insegnanti, già dotati del tesserino, ma dalla prossima settimana al Pio X anche gli studenti entreranno solo con un badge. Servirà sia da registro elettronico sia da barriera anti-intrusioni, per evitare visite sgradite e conseguenze spiacevoli.
«Non rivelo cosa sconosciuta - racconta il preside Simone Ferraro - l’anno scorso abbiamo subito un furto di computer in pieno pomeriggio, quindi questo sistema ci servirà anche garantire anche la sicurezza dell’istituto».
Ogni visitatore sarà registrato digitalmente e ci sarà la precisa consapevolezza di chi in ogni momento si trova all’interno della scuola, di chi entra e di chi esce ora per ora. «È un sistema integrato di controllo e sicurezza» spiega il dirigente. «Strisciando il badge sui totem ai lati, i ragazzi segneranno la loro presenza a scuola sul registro elettronico. Il sistema verificherà la presenza, consentendo anche ai genitori di constatare che i ragazzi siano a scuola».
Anche l’appello diventerà un pezzo di passato: la tecnologia prende sempre più spazio e il collegio più antico della provincia fa un balzo in avanti.
Il Pio X ha circa 1500 studenti dall’infanzia alla primaria, le medie e il liceo con indirizzi classico, scientifico e linguistico, oltre al percorso International: è l’istituto privato che ha formato gran parte della classe dirigente trevigiana, manager, politici e professionisti, frequentata dai figli della buona borghesia cittadina. E, tra gli altri, dagli eredi della famiglia Benetton, tanto per fare un esempio: uno dei più noti ex allievi, Alessandro Benetton, sta sostenendo (anche con un significativo contributo economico) assieme alla Diocesi il progetto di ampliamento dell’edificio centrale per dotare di nuovi spazi il luogo della sua giovinezza.
In America ormai l’uso dei tesserini elettronici è una prassi negli istituti scolastici, ma per quanto riguarda l’italia non ci sono molti casi e una rapida ricerca rimanda principalmente a due precedenti. I tornelli sono stati installati nel 2017 all’istituto Kennedy di Pordenone, voluti dalla dirigenza per motivi di sicurezza e fortemente contestati dai sindacati e dagli studenti, successivamente bloccati dalla Provincia per verifiche sull’iter e sulla spesa. Anche la biblioteca di Bologna in via Zamboni aveva introdotto i badge per gli studenti e i frequentatori, e in questa particolare situazione c’erano state contestazioni piuttosto vivaci con necessità di intervento delle forze dell’ordine.
Il Pio X fa da apripista in Veneto, confermandosi un istituto capace di innovare mantenendo saldamente le radici in una tradizione quasi centenaria.
La scuola ha messo in campo questo progetto-pilota in collaborazione con Came, azienda trevigiana specializzata nella progettazione di sistemi evoluti di automazione, allarmi, domotica e controllo degli accessi: «Per gli insegnanti il badge è già entrato in funzione, lo stiamo testando in questi giorni - sottolinea il preside mostrando il tesserino appeso al collo - i ragazzi partiranno dalla prossima settimana».
” Il preside L’anno scorso hanno rubato un computer di pomeriggio. Questo sistema ci servirà a garantire la sicurezza dell’istituto