Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Più soldi e poteri Cinque modi per aiutarli
«Ora più soldi e poteri ai Sindaci». L’efficace titolo di apertura del Corriere del Veneto invita ad aprire un’ampia riflessione su ruolo e funzioni degli Enti Locali.
Non si tratta di una mera rivendicazione di ruoli e posizioni di potere, ma di una indifferibile esigenza per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione.
Un ordinamento che pone tra i suoi principi fondamentali la tutela delle Autonomie - «La Repubblica riconosce e promuove le Autonomie Locali», afferma l’art. 5 della Costituzione -, per dare piena attuazione agli stessi, deve porre le condizioni affinché nel concreto possa essere garantita quell’autonomia amministrativa, organizzativa e finanziaria a Comuni, Province e Città Metropolitane sancita dal Titolo V.
«Più poteri e soldi ai Sindaci» non è uno slogan. Deve tradursi in:
1) semplificazione delle competenze: dando piena attuazione al principio di sussidiarietà, vanno concentrate nei Comuni e nelle Province le funzioni amministrative più vicine ai cittadini; ricorrendo ad una semplificazione, ai primi tutti i servizi alla persona; a Province e Città Metropolitane i servizi al territorio; 2) conseguente semplificazione ed eliminazione di enti intermedi, che non rispondono ai cittadini, e che accentuano adempimenti e procedure; 3) piena correlazione tra potere e autonomia di gestione e relative responsabilità; oggi amministratori e tecnici degli
Enti Locali si trovano a rispondere personalmente , anche con conseguenze sul piano penale e contabile, per azioni o omissioni che la legge correla alla loro funzione senza però prevedere ed assegnare loro risorse finanziarie e strumentali adeguate; 4) semplificazione delle procedure amministrative e delle assunzioni di personale; 5) riconoscimento del ruolo e della funzione pubblica rivestita, anche con indennità adeguate al livello di responsabilità.
«Più soldi e poteri ai Sindaci» sintetizza dunque un modello di governo, quell’organizzazione della Repubblica già definita in Costituzione ma mai pienamente attuata. Deve segnare una netta inversione di tendenza rispetto alle politiche degli ultimi dieci anni che, in nome della crisi finanziaria, hanno tagliato risorse e compresso le Autonomie.ben venga dunque la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e molto bene da tempo fa il Corriere del Veneto, anche per superare un diffuso malumore e distacco dei cittadini dalle Istituzioni, alimentato anche da scelte demagogiche che hanno fatto coincidere costi e sprechi della politica con i costi indispensabili della democrazia. Anci (l’associazione dei sindaci) e Upi (Unione Province) continueranno a fare la loro parte per affermare il ruolo degli Enti Locali.