Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Hera-ascopiave, Antitrust e polemiche
L’antitrust accende i fari sulla cessione della distribuzione di gas naturale da Acegasapsamga (Gruppo Hera) ad Ascopiave sull’ambito territoriale (Atem) «Padova 1», che copre città e provincia settentrionale, perché esiste il rischio che si concretizzi una posizione dominante contraria al principio di libera concorrenza. È il senso della delibera pubblicata lo scorso 21 ottobre dall’authority e che si propone, in un tempo massimo di un paio di mesi, di condurre una verifica sulla percorribilità dell’operazione. In sintesi, Acegasapsamga detiene da anni circa il 70% dei «Punti di riconsegna» (in pratica, le utenze) nell’atem Padova
1 e Ascopiave, tramite la controllata Ap Reti Gas, intorno al 10%. Una volta conclusa la procedura di trasferimento dei Pdr da Acegas, Ascopiave raggiungerebbe così una quota che l’antitrust stima fra il 75% e l’80%, cioè sufficiente a «prefigurare la possibilità che l’operazione possa comportare effetti anticoncorrenziali in relazione alla futura gara d’ambito. Il ricongiungimento delle posizioni in un medesimo centro decisionale, infatti – fa presente l’authority oltre a comportare astrattamente l’eliminazione di un probabile concorrente indipendente per la gara d’ambito, potrebbe scoraggiare la partecipazione alla gara stessa da parte di altri concorrenti».
Da qui la decisione di avviare un’istruttoria che pare, tuttavia, non preoccupare più di tanto i vertici di Pieve di Soligo. Al massimo, è la riflessione, si dovrà rinunciare al 10% ora di Ap Reti Gas, dato che il 70% di Acegas fino ad oggi non ha fatto preoccupare l’authority. Sul tema è intervenuto ieri il vicepresidente del Consiglio comunale padovano, Ubaldo Lonardi (Bitonci Sindaco). «È lo schiaffo più duro – ha detto – che riceve l’amministrazione della trasparenza e della partecipazione».