Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Jacob Cohen» e i due laboratori ad Adria Spiragli di dialogo per salvare i posti di lavoro
Si proseguirà sulla strada del dialogo per evitare ripercussioni sui lavoratori. È quanto emerso durante il tavolo in Regione ieri a Venezia sulla diatriba che vede coinvolti il noto marchio d’alta moda «Jacob Cohen» e le imprese «Blue Service» e «Giada», arrivati ai ferri corti per un disaccordo commerciale che sta allontanando sempre di più le tre società.
«Giada» e «Blue Service» lavorano per il marchio d’alta moda producendo jeans griffati. «Jacob Cohen» vorrebbe però spostare la produzione, chiudendo le relazioni con le due aziende e aprendo un proprio stabilimento. Il rischio è che le due imprese si trovino a dover licenziare molti dei dipendenti che oggi lavorano nei rispettivi siti di produzione, compresi quelli impegnati nel sito produttivo di «Giada» ad Adria.
A chiedere il confronto davanti alla Regione sono stati i sindacati, in prima linea per tentare di scongiurare i licenziamenti. In particolare, i rappresentanti dei lavoratori
Pericolo La griffe vuol chiudere forniture di jeans da «Blue Service» e «Giada»
chiedono che «Jacob Cohen», «Blue Service» e «Giada» arrivino a un nuovo accordo commerciale, così da mantenere tutti i siti industriali ed i posti di lavoro collegati.
All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti delle tre società, che hanno ufficialmente aperto alla possibilità di dialogare. Tutte le parti al tavolo hanno preso l’impegno di valutare e mettere in campo tutte le iniziative possibili per salvaguardare l’occupazione, anche nel caso in cui non dovesse essere possibile il raggiungimento di un nuovo accordo commerciale. La Regione ha quindi concesso tempo ulteriore per il confronto, annunciando che monitorerà da vicino il rispetto degli impegni presi convocando per febbraio un nuovo incontro.
All’appuntamento anche il sindaco di Adria, Omar Barbierato. «Ho chiesto personalmente di essere presente al tavolo — spiega il primo cittadino — Ritengo sia un mio dovere di sindaco rimanere accanto ai lavoratori e alle imprese del nostro territorio. Continuerò a monitorare la situazione, per tutelare i nostri cittadini e vigilare sugli impegni presi dalle attività produttive».