Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Un «Gigante» per rivincere lo scudetto Arrivato in rossoblù «Giant» Mtyanda
Il «Gigante», Lubabalo «Giant» Mtyanda è arrivato in Polesine ieri sera dal Sudafrica dopo molte ore di volo. La partenza al mattino da Port Elizabeth, suo luogo natio, poi il decollo da Città del Capo. Un lungo viaggio per approdare nella città della palla ovale d’italia e rafforzare la mischia dei Bersaglieri.
Lubabalo, 33 anni, è un seconda linea alto quasi 2 metri per un peso di 133 chili. La sua carriera rugbistica da atleta senior è partita nel 2006 con i Mighty Elephants, un club sudafricano dell’eastern Province. L’anno successivo è passato ai Golden Lions di Johannesburg. Dal 2010 al 2013 ha militato nella squadra del «Swd Eagles», una formazione del Southern Cape con la quale ha partecipato alla Currie Cup, la regina delle Coppe sudafricane. Un acquisto importante per la società rodigina, con l’obiettivo (a due partite giocate del massimo campionato italiano, il «Top 12») di riconquistare il tricolore.
Intanto all’indomani dell’assemblea dei soci della Rugby Rovigo Delta, che ha approvato all’unanimità sia il bilancio che la modifica del capitale sociale, emergono — da una nota ufficiale della società — alcuni dettagli. Sul prospettato aumento del capitale sociale, rinviato a data da destinarsi, il presidente riconfermato Francesco Zambelli ha posto delle condizioni per la ricapitalizzazione. In primis «la risoluzione positiva delle pendenze economiche con l’amministrazione comunale e il ritorno in filiera della Monti Rugby Rovigo Junior».
Per il resto soci e tifosi possono dormire sonni tranquilli per i loro beniamini. «Per la stagione in corso — ha rassicurato il presidente rossoblù — è prevista un’evoluzione del
Assemblea societaria Il patron Zambelli: «Prima di ricapitalizzare vogliamo le pendenze dal Comune»
budget costi-ricavi tendente al pareggio».
E a proposito della grande passione per il rugby che avvolge Rovigo, e in vista della finale del campionato mondiale di questo amato sport, non poteva esserci occasione migliore per ricordare i 90 anni dalla nascita di Carwyn James, il più famoso allenatore della storia del rugby, domani 2 novembre, nello stesso giorno in cui in Giappone, si disputerà la finale tra l’inghilterra di cui era originario Carwyn e il Sudafrica.
Il tecnico ha lavorato anche nel capoluogo polesano. A fine Anni Settanta all’apice della popolarità che lo soffocava, decise di fuggire in Italia, a Rovigo. In due stagioni portò i rossoblù alla conquista di uno scudetto-record quello della stagione 1978-79, alternando gioco in penetrazione e gioco aperto. Riuscì così a dimostrare che le sue idee attraversavano le barriere nazionali. Così Rovigo entrò a fare parte di quella ideale «linea rossa» del gioco di movimento che partendo dagli All Blacks di Fred Allen del 1967 arriva ai giorni nostri.