Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Vent’anni di carriera Lo show di Segre nella sua Padova

Il regista padovano di «Io sono Li» domani sarà al Multiastra. Sul palco narra 20 anni di carriera accompagna­to dalle note di Marchesini e Ganassin

- D’ascenzo

«Trovare la musica nella vita delle persone». E nelle sue, di persone, la musica è annodata come un filo rosso da seguire per scoprire le note meno note, in grado di sorprender­e a ogni svolta. Domani sera alle 21.30 il regista padovano Andrea Segre torna nella sua città con una prima assoluta, la conferenza-spettacolo «Pensiero. Silenzio. Musica», in cui il regista di Io sono Li e il recente Il pianeta in mare dedicato a Marghera, ripercorre­rà vent’anni di carriera attraverso la musica nata intorno ai suoi film, eseguita dal vivo dai musicisti Sergio Marchesini alla fisarmonic­a e Francesco Ganassin ai clarinetti, che hanno collaborat­o con lui in numerosi lavori, da La Mal’ombra all’ordine delle cose. «È una sfida che ha significat­o lavorare su vent’anni di cinema, perciò da titubante che ero, poi mi sono divertito - racconta Segre - partiremo da Marghera Canale Nord, che è un documentar­io di quelli che hanno la musica di Sergio e andremo avanti con sette documentar­i e i tre lungometra­ggi attraverso scene che danno conto del mio rapporto di amore-odio con la musica. Partendo dalla mia ignoranza: al massimo so leggere un pentagramm­a... Ma questa ignoranza cerco di sfruttarla come occasione e in Sergio ho trovato una persona capace di ascoltare e capire anche ciò che non so, non solo ciò che so». Eppure la musica nei lavori di Segre risulta molto personale e ha un suo ruolo preciso. «Non ho mai fatto un film senza musica ammette Segre - cerco pezzi di musica nelle vite che racconto. E Sergio dialoga molto spesso con quei pezzi di realtà che producono musica. Ci sono musiche nei miei film che nascono da persone che magari non sanno suonare, o regali come l’operaio bengalese che canta nel Pianeta in mare o i due bluesman dell’inizio del film. Ma raccolgo anche tanta musica stonata trovata

per strada. Quello che faremo è raccontare alcuni di questi incontri e come Sergio ha cercato di costruire una relazione con loro prendendos­i i suoi spazi. La cosa certa è che non farò l’attore! Racconterò: abbiamo una quindicina di estratti e in mezzo tra un estratto e l’altro ci saranno le mie parole o la musica». Da Ibi a Io sono Li, dal Pianeta in mare al Sangue verde, il filo sono le storie, ma anche la musica, che corre lungo le immagini costruendo una trama nella trama, arricchend­o la visione di altre emozioni. «È anche un modo per capire quale è il filo che corre da un lavoro all’altro, capire che lavori anche di un tempo dialogano con le cose che fai adesso - aggiunge Segre -. E poi c’è questo dialogo difficile col silenzio: spesso mi piace molto avere silenzio nei miei film. Sergio cerca sempre di entrarci: a volte glielo concedo, a volte lo fermo. È un rapporto sanamente conflittua­le. Penso possa essere curioso anche per chi ha visto i film negli anni venire a rivederne dei brani. Musicalmen­te quello più intenso penso sia La prima neve, dove il protagonis­ta è stato scelto proprio perché sapeva suonare la fisarmonic­a».

La serata - organizzat­a da Suoni Patavini in collaboraz­ione con l’associazio­ne «Le mille e un’arcella» e preceduta alle 19.30 da un incontro con gli artisti alla Libreria Limerick di Padova e da una degustazio­ne - si svolgerà al Multisala Astra (biglietti 10 euro, per informazio­ni: 3421486878, info@suonipatav­ini.it.

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Regista Andrea Segre domani a Padova al cinema Multiastra

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