Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Limonov oggi a Padova. Le sue mille vite raccontate da Carrère
Intellettuale controverso, scrittore, poeta, politico ma anche homeless negli Stati Uniti: l’incontro alle 18 alla libreria «Il Libraccio»
Arriva oggi a Padova uno dei personaggi più controversi del panorama contemporaneo internazionale. Quell’eduard Limonov dalle mille vite che lo scrittore francese Emmanuel Carrère ha reso immortale e famoso in tutto il mondo, raccontandolo nella biografia romanzata Limonov (Adelphi). Scrittore russo, leader politico, poeta, giornalista, Eduard Limonov è stato anche teppista in Ucraina, idolo dell’underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a Manhattan, autore alla moda a Parigi, soldato sperduto nei Balcani. Insomma, una vita davvero da romanzo.
Ha fondato il partito Nazional-boscevico, poiè emigrato negli Stati Uniti, quindi è tornato in Russia dopo la caduta dell’urss. E’ stato in carcere e ha vissuto ogni genere di esperienza borderline. Oggi alle 18 Limonov sarà alla libreria Il Libraccio di via Altinate a Padova, per presentare il suo nuovo romanzo Il boia (edizioni Sandro Teti). Dialogherà con Limonov Antonio Alizzi, modera l’incontro Sandro Teti.
Il romanzo è ambientato nella New York dei primi anni Ottanta. Un immigrato polacco incontra una facoltosa vedova dell’alta società con cui inizia una relazione sadomaso. E’ l’inizio di una vertiginosa ascesa sociale ed economica, in cui il polacco incrocia varie signore «bene» che desiderano essere sottomesse. Una storia noir e grottesca, segnata da due omicidi. L’immigrato polacco, «il boia», troverà nel sesso e nella dominazione il riscatto di una vita di fallimenti e ambizioni letterarie deluse. Un libro spietato, che farà discutere, dove violenza e sesso vengono descritti da Limonov in modo «chirurgico» e dettagliato.
Il racconto che ha fatto invece Carrère di Limonov, è stato pubblicato per la prima volta in Francia nel 2011 poi in Italia per Adelphi nel 2012 e quindi tradotto in 35 lingue. Un lavoro di ricerca durato anni, ma in cui Limonov ha sempre detto di non riconoscersi.
«E’ una sua opera - ripete Limonov - . Non deve piacermi. Carrère mi ha visto così, io non mi vedo come mi descrive, ma non è importante. Lui per me ha fatto una gran cosa. Mi ha presentato al pubblico di massa. Mi ha fatto conoscere in tutto il mondo. Ha avuto un successo strepitoso. Del
Limonov di Carrère ho letto le prime 45 pagine e mi sono state sufficienti. Lascio agli altri il diritto di vedermi come vogliono».