Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Lettera di una bimba con 5 euro «Sono per i terremotati albanesi»
Sarà l’ancor vivo ricordo degli alberi schiantati dalla tempesta Vaia, il rumore assordante dell’acqua e del vento e la paura che portava con sé. O il periodo prenatalizio che rende tutti più buoni. O forse, più facilmente, è solo la naturale empatia dei bambini quella che ha spinto la piccola Emily, bambina di Agordo, nel Bellunese, a prendere in mano la penna e scrivere una lettera speciale, spedita alla Provincia di Belluno per farla recapitare ai volontari di Protezione civile. Assieme a una banconota da cinque euro. «Cara Protezione Civile di Belluno - si legge nella lettera, datata Agordo 26 novembre -. Sono Emily e vi scrivo perché stamattina, appena mi sono svegliata, ho sentito al telegiornale la brutta notizia. Mia mamma, che stava bevendo il caffè, mi ha spiegato in Albania, c’è stato un fortissimo terremoto. Io ho pensato a tutti i bambini che dormivano nei loro lettini caldi, vicino a mamma e papà o con i fratellini: si saranno spaventati tantissimo. Mi dispiace tanto, spero di non sentire più queste notizie al telegiornale. Dalla paura quei bambini non avranno neanche fatto colazione. Io non so l’albanese, ma vorrei dire a quei bambini che voglio essere la loro amica del cuore. Non so come fare, ma vorrei che voi, della Protezione Civile, mi aiutaste a consegnare ai bambini dell’albania il mio disegno, così possono vedere che io ho pensato a loro e che mi dispiace tanto per quello che è successo.
Spero che possano essere di nuovo tranquilli e felici con le loro famiglie. Ciao bambini albanesi. Vi mando anche cinque euro, così potete fare colazione domani mattina».
«La solidarietà dei bellunesi è sempre enorme e commovente - commenta il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che si è trovato la speciale letterina sulla scrivania - e questo ne è l’esempio migliore». Ma una storia così non può che avere il lieto fine. A realizzarlo ci proverà il consigliere delegato alla Protezione civile, Massimo Bortoluzzi: «Stiamo cercando di organizzare una giornata speciale per Emily, facendole incontrare i volontari».