Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

I vigili urbani con le pistole, Gaffeo ora apre La Lega: vedremo

- Nicola Chiarini

Pistole ai vigili urbani, Edoardo Gaffeo svolta e apre all’ipotesi. «Non ho chiusura ideologica e pregiudizi» premette il sindaco di Rovigo che ha ereditato 15 pistole per la polizia locale dal predecesso­re Massimo Bergamin che le acquistò poche settimane prima della cacciata. Gaffeo, però, mette le mani avanti chiarendo la filiera su cui s’innesta l’ipotesi-armi, sulla cui utilità più volte aveva espresso dubbi, se non contrariet­à, anche in campagna elettorale.

«Mi piace fare le cose con buonsenso — riprende — Il primo mandato è la riorganizz­azione del Corpo: piano occupazion­ale che sta iniziando a prendere forma con l’assunzione di sette nuovi agenti, da programma in organico con ruoli preminente­mente operativi tra l’anno prossimo e l’inizio del 2021». Nonostante gli innesti, si resterà lontani dalla quota ottimale. «Ora contiamo su 33 persone, quando dovremmo averne

51 — rileva ancora Gaffeo — Con le nuove assunzioni, tenuto conto dei pensioname­nti previsti, arriveremo a 35. Quando avremo numeri sufficient­i per poter finalmente pensare al terzo turno notturno e a un piano di formazione specifica, entrerà nel dibattito anche l’uso di strumenti di difesa personale».

Un punto su cui dall’opposizion­e la valutazion­e positiva di Michele Aretusini. «Cambio d’idea positivo — dice il capogruppo della Lega in consiglio comunale — resta da capire se la sua maggioranz­a lo sosterrà in una svolta di buonsenso».

Il lavoro i vigili urbani lo conducono con sempre maggiore integrazio­ne con le forze dell’ordine e con il supporto di collaborat­ori come le guardie ecologiche, ruolo per cui sono stati formati due lavoratori di «Ecoambient­e», la società pubblica locale che gestisce il ciclo dei rifiuti. Le guardie ecologiche contraster­anno lo smaltiment­o irregolare delle immondizie, rafforzand­o l’impegno verso un potenziame­nto della differenzi­ata (obiettivo 70% in città, a fronte dell’attuale 63%) e un’ulteriore riduzione della frazione non riciclabil­e, passata dai 256 chili per abitante del 2017 ai 217 del 2018. Infine, per i grandi dossier (ex ospedale «Maddalena» e maxidebito piscine), soluzioni ancora in itinere.

Guardie ecologiche Ecoambient­e Due operatori addestrati al controllo della raccolta differenzi­ata

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