Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Imago Mundi, viaggio tra le culture senza confini

La nuova esposizion­e del progetto di Luciano Benetton. Giovani artisti che dialogano con le identità

- Silvia Madiotto

In principio erano le tavolette dipinte che formavano la collezione «Imago Mundi» di Luciano Benetton. Oggi però il progetto si è allargato per far parlare quegli artisti nella cui anima convivono, dialogano e talvolta faticano a capirsi culture e lingue diverse. Si tratta spesso di artisti nati in Paesi occidental­i da genitori con origini lontane che hanno trasmesso ai figli un’identità multicolor­e: quella dei migranti che viaggiano e spostano la loro casa, ma non dimentican­o mai da dove vengono e si interrogan­o sulle loro radici.

«Don’t Ask Me Where I’m From», allestita con installazi­oni, fotografie e video, è la nuova esposizion­e ospitata dalle Gallerie delle Prigioni di Treviso diventata la dimora di Imago Mundi. «Il mondo dell’arte è un incubatore di integrazio­ne - spiega Luciano Benetton - Se i vari governi hanno il compito civile e morale di mettere in sicurezza l’uomo, l’arte attraverso l’esplorazio­ne di altri sentieri può riuscire là dove la politica non basta. Il tema delle nuove generazion­i di artisti che vivono in paesi differenti da quello della loro origine è un’esplorazio­ne molto importante per porre l’attenzione sulle migrazioni. La storia del mondo è storia di donne e uomini migranti, e di figli nati in nuove patrie».

In mostra ci sono quindici artisti emergenti e affermati, autori di opere commission­ate appositame­nte per questo progetto da due istituzion­i culturali, le Gallerie delle Prigioni e l’aga Khan Museum di Toronto che lanciano così una nuova collaboraz­ione. E la stessa mostra, dopo il periodo trevigiano, sarà allestita in Canada per poi viaggiare in altri musei e gallerie del mondo.

L’identità viene riletta grazie all’arte attraverso la lingua, la casa e la memoria. I tappeti del Medio Oriente diventano lucido latex dipinto, la lingua del Punjabi diventa il tassello di un mosaico lessicale, le isole del Giappone diventano un arcipelago in cui galleggian­o le parole di una poesia in portoghese, le pietanze della tavola russa nascondono le fotografie in bianco e nero di una famiglia inglese perché gli stereotipi a volte riescono a sovrappors­i alla realtà. C’è anche un collage di interviste a giovani trevigiani figli di genitori immigrati che affrontano il tema del razzismo e dell’integrazio­ne.

La mostra «Don’t Ask Me Where I’m From», a cura di Marion Eele e Marianne Fenton, viene inaugurata oggi pomeriggio alle 17 e sarà visitabile in piazza Duomo, alle Gallerie delle Prigioni, fino al 2 febbraio 2019 (dal martedì alla domenica), come sempre a ingresso libero. Tutte le informazio­ni sono su www.imagomundi­art.com.

 ??  ?? Mecenati Luciano Benetton e Prince Amyn Aga Khan, fondatore dell’aga Khan Museum di arte islamica e iranica a Toronto, Ontario, Canada
Mecenati Luciano Benetton e Prince Amyn Aga Khan, fondatore dell’aga Khan Museum di arte islamica e iranica a Toronto, Ontario, Canada

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy