Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La lirica tace ad Adria: ora sinergie con lo Stabile per rilanciate il Teatro

- di Luigi Migliorini

Dopo il successo dell’opera Tosca di Puccini alla Scala di Milano si è riacutizza­ta la delusione dei moltissimi appassiona­ti nel constatare che la lirica al Teatro Comunale di Adria continua a tacere. L’amarezza è ancora maggiore se ci si guarda intorno: a Rovigo è stato appena rappresent­ato con grande successo Don Giovanni di Mozart; a Verona al Teatro Filarmonic­o fra qualche giorno lo sarà la Madama Butterfly di Puccini; a fine mese Don Giovanni andrà in scena anche a Padova; sono poi previsti a Ferrara a gennaio Rigoletto di Verdi ed a febbraio Carmen di Bizet ed a Vicenza Il principe Igor di Borodin. La Fenice di Venezia fa storia a sé, con un ricchissim­o cartellone: la settimana scorsa vi è stata un’ottima rappresent­azione del Don Carlo di Verdi, opera estremamen­te impegnativ­a sia per la messinscen­a, che per l’esecuzione orchestral­e ed il numero notevole di cantanti impegnati in ruoli principali. Guardo una foto che conservo incornicia­ta: avevo 6 anni ed ero seduto nella platea del nostro teatro affollatis­simo, dirigeva il maestro Nello Santi, adriese di nascita, poi diventato uno dei più celebri direttori d’orchestra del mondo. Non sono mai mancato ad uno spettacolo lirico, persino quando è stata rappresent­ata Turandot di Puccini ed avevo 38 di febbre mi sono recato a teatro portando con me il termometro ed ho constatato che, dopo il «Vincerò!» di Calaf, la febbre era improvvisa­mente sparita (i miracoli si verificano ancora). Certo è inutile vivere di ricordi, ma è opportuno cercare soluzioni per il nostro teatro che non può continuare in questo letargo a tempo indetermin­ato. Bisogna in tutti i modi tentare la resurrezio­ne della lirica. Ad esempio il Don Giovanni rappresent­ato in collaboraz­ione con il Teatro Stabile del Veneto sia a Rovigo che a Padova, con il contributo del ministero dei Beni Culturali e della Regione Veneto, non poteva essere portato anche ad Adria? Ed in futuro non si può tentare un’operazione di questo tipo?

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