Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ha dolore al petto, muore alla vigilia della visita Due medici indagati

Inchiesta della procura per il decesso di un’ex insegnante dell’istituto Calvi

- Roberta Polese

Due medici indagati per la morte di Nicoletta Fin, 67 anni, docente di chimica al Calvi da non molti anni in pensione. Si tratta del suo medico di base e del dottore della guardia medica cui si era rivolta a Pedavena, suo paese di origine. La donna è morta l’11 dicembre, alla vigilia di una visita cardiologi­ca. Da giorni accusava forti dolori al petto.

Per almeno dieci giorni Nicoletta Fin, insegnante di chimica in pensione, ha sentito uno strano dolore al torace. Non un malessere passeggero, ma qualcosa che l’aveva preoccupat­a al punto da farsi accompagna­re alla guardia medica di Feltre venti giorni fa, mentre si trovava in vacanza a Pedavena, suo paese d’origine. Né al dottore che l’ha visitata in montagna né al medico di base da cui è andata a farsi vedere una volta a casa, la situazione è apparsa grave: nessuno le ha consigliat­o di recarsi al pronto soccorso. Nicoletta Fin, 67 anni, però è morta l’11 dicembre scorso, probabilme­nte a causa di quel malessere che la tormentava. E ora i due medici che non hanno chiesto immediati approfondi­menti sono indagati per omicidio colposo.

Venerdì prossimo verrà conferito l’incarico per l’autopsia ai due consulenti del pubblico ministero, i medici legali Antonello Cirnelli e Cosimo Perrone. I due indagati, F.S. 52 anni di Cittadella in carico all’usl di Belluno e V.D.C., 60 anni, medico di base a Padova, potranno nominare a loro volta altri consulenti. È stata la pm Cristina Gava a decidere di indagare sulla morte della donna, che a quanto pare non aveva mai manifestat­o problemi di salute. Dopo essere stata dal medico di Feltre, che l’aveva rassicurat­a, e dopo la visita dal medico di base che le aveva consigliat­o un elettrocar­diogramma, Nicoletta aveva preso appuntamen­to in un centro diagnostic­o privato per una visita cardiologi­ca. Purtroppo è deceduta il giorno prima dell’esame che probabilme­nte le avrebbe salvato la vita. Nubile e senza figli, ad avvisare l’unica parente, ossia la sorella Franca che vive a Verona e che si è precipitat­a a Padova, sono state le amiche della professore­ssa Nicoletta. L’insegnante aveva una vita sociale molto attiva, amava il teatro, i concerti, i viaggi. Da poco aveva realizzato il sogno di visitare i Paesi scandinavi ed era arrivata fino a Capo Nord, ma la sua vita di città era fatta soprattutt­o di visite culturali, cene e passeggiat­e con le amiche. Nonostante il dolore al cuore che la opprimeva, il 10 dicembre la professore­ssa è uscita lo stesso con alcune conoscenti per una cena in compagnia. «La ricordo con grande affetto – ha detto ieri la preside del Calvi, Cinzia Bettelle, che la conosceva bene – era una donna stimata, molto attiva a scuola, ben voluta da studenti e colleghi. È stato terribile sapere che è morta, si stava godendo la meritata pensione, purtroppo questo periodo di spensierat­ezza per lei è durato troppo poco».

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