Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Bo punta su tecnologia e borse di studio
Più fondi in bilancio nel 2020. Sette milioni e mezzo per nuove piattaforme
Il Bo licenzia il bilancio di previsione per il 2020 e aggiorna il piano triennale fino al 2022. Il documento sembra portare buone notizie in tema di borse di studio, aule «smart», tecnologia e aiuti al personale.
Innanzitutto i conti operativi dell’anno che sta per chiudersi: nel 2019 l’ateneo ha visto entrare nelle sue casse 610 milioni di euro e li ha spesi quasi tutti (609 milioni) mentre l’anno scorso i proventi ammontavano a 571 milioni contro i 541 milioni di uscite. Negli ultimi tre anni, quindi, introiti e spese sono aumentati di pari passo se si guarda l’aumento verificatosi dal 2017 (544 milioni di entrate, 516 milioni di uscite) ad oggi. Un bilancio sempre in equilibrio che permette all’ateneo di puntare verso nuovi investimenti. L’intenzione espressa ieri pomeriggio dal consiglio di amministrazione del Bo è quello di stanziare 2 milioni in più per le borse di studio rispetto a ciò che già era stato previsto: tra il 2020 e il 2022 l’università dovrebbe spendere tra i 55 e i 56 milioni solo per borse di studio e contratti di formazione specialistica. Inoltre, mezzo milione andrà al progetto aule smart, con computer su ogni banco e wifi. E a proposito di tecnologia, il Bo vuole ristrutturare le sue piattaforme informatiche: grazie al bando «World class infrastructure» potranno essere spesi sette milioni e mezzo di euro per acquistare piattaforme tecnologiche che rimpiazzino quelle attuali meno avanzate. Nel prossimo triennio 2020-2022 si prevede anche un aumento dei costi per il personale, dovuto a nuove assunzioni, scatti di carriera dei docenti e all’adeguamento salariale: per docenti, ricercatori e collaboratori sono previsti tra i 233 milioni e i 234 milioni di euro, mentre per il personale dirigente e tecnico-amministrativo la previsione oscilla tra i 97 milioni e i 98 milioni di euro.