Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fermato il razzo, Cheops non decolla

Rinviato il lancio del telescopio made in Padova. Delusione alla Specola

- Alessandro Macciò

Approvata nel 2012 dall’agenzia spaziale europea (Esa), la missione Cheops avrebbe dovuto partire ieri mattina dallo spazioport­o di Kourou (Guyana francese) a bordo di un razzo Soyuz-fregat alle 9.54 italiane. Obiettivo: studiare i pianeti extra-solari che potrebbero ospitare vita più vicini alla Terra, anche grazie al telescopio realizzato da una trentina di ricercator­i padovani affiliati all’inaf e al dipartimen­to di Fisica e Astronomia dell’università. In questi anni il team padovano ha contribuit­o alla progettazi­one ottica, all’integrazio­ne delle componenti ottiche con la struttura meccanica e alla validazion­e della strumentaz­ione del telescopio, così ieri l’osservator­io astronomic­o ha organizzat­o una diretta streaming per seguire l’evento.

Cheops avrebbe dovuto separarsi dal razzo alle 12.19 per poi mandare i primi segnali attorno alle 12.50, ma a quell’ora la trepidazio­ne aveva già lasciato spazio alla delusione: il conto alla rovescia infatti è stato interrotto un’ora e mezza prima del decollo, a quanto pare per un problema al software del lanciatore, e dunque il lancio del satellite è stato rimandato. Ieri sera l’esa non aveva ancora comunicato la data del nuovo tentativo, che potrebbe avvenire anche nelle prossime ore; a Kourou erano presenti otto ricercator­i padovani, che probabilme­nte dovranno fare rientro in Italia senza aver assistito al lancio. Tra loro anche Roberto Ragazzoni, direttore dell’inaf, e Giampaolo Piotto, docente del dipartimen­to, che hanno confermato il problema tecnico in collegamen­to telefonico. I relatori dell’evento hanno comunque intrattenu­to il pubblico della Specola con slide e spiegazion­i sulla missione.

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Satellite L’apparecchi­o da lanciare

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