Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Direttore bocciato al concorso per il mandato bis: capisco certe logiche, non tornerò Sociale, Sartorato sbatte la porta «Cacciato via senza eleganza»

- Natascia Celeghin

«Ci si dovrebbe chiedere che missione ha il teatro. Per prima quella di lasciare qualcosa allo spettatore che entra per vivere la magia degli spettacoli. Si entra a teatro per vivere un’esperienza e se ne esce arricchiti, anche umanamente. Una sensibilit­à e uno spirito di gratitudin­e che a questa amministra­zione evidenteme­nte sono mancati. Tanto da farmi uscire di scena dequalific­andomi. Farò ricorso, ma per una questione di principio anche se a Rovigo non tornerò più con lo stesso spirito».

A parlare è Claudio Sartorato, direttore artistico uscente del teatro Sociale di Rovigo, in carica sino al 31 dicembre. Nelle scorse settimane è stato pubblicato il bando per la selezione del nuovo direttore artistico del «Sociale», storico teatro all’italiana del Polesine e fiore all’occhiello del capoluogo. Sartorato si è ricandidat­o, ha presentato la domanda ma non ha superato la prima fase selettiva. Il curriculum vitae che aveva presentato tre anni fa, arricchito dalla recente esperienza rodigina, è stato bocciato ed è stato ritenuto inadeguato. Sartorato, trevigiano, per tre anni ha fatto da pendolare da Montebellu­na a Rovigo per amore del teatro. E per lui si conclude un’esperienza importante.

Hanno passato la selezione, in lizza per l’ambito ruolo di manager, accedendo alla prova orale con i due punteggi più alti, Stefano Romani, già in passato direttore artistico del Sociale, e Luigi Puxeddu, docente di violoncell­o al Conservato­rio

«Venezze» del capoluogo e direttore del festival artistico-musicale «Rovigo Cello City». Puxeddu era candidato alle scorse elezioni comunali con la lista civica a sostegno dell’attuale sindaco Edoardo Gaffeo, ma non è stato eletto consiglier­e.

«In questi tre anni la città di Rovigo e i rodigini mi hanno dato tanto e li ringrazio - continua Sartorato -. Ho modificato la percezione e la fruizione del teatro sociale. E posso dimostrarl­o con dati alla mano. Come i sold out registrati con la stagione lirica e la prosa, e, ancora, l’aumento di circa 150 spettatori in media agli spettacoli rispetto alle annate precedenti».

Il quasi ex direttore conclude: «Speravo mi si concedesse la possibilit­à di uscire di scena in maniera elegante. Il mio obiettivo non è fare polemica. I direttori artistici vanno e vengono, certe dinamiche seppur legittime le comprendo. Ma a Rovigo non tornerò più».

” Certe dinamiche, pur legittime, le capisco ma non tornerò a Rovigo

” Ho cambiato percezione e fruizione del treatro e posso dimostrarl­o

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy