Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il vescovo a don Marino: «Fuori le prove»
Nota della curia: pedofilia, accuse generiche. «Così vuol distrarre dai fatti che lo riguardano»
Arriva in serata, ieri, il comunicato con cui il vescovo Claudio Cipolla replica alle pesanti dichiarazioni di don Marino Ruggero, ex parroco della chiesa di San Lorenzo di Albignasego, nei confronti del quale, tre giorni fa presso il tribunale ecclesiastico, è stato aperto un processo canonico per «comportamenti non consoni allo stato clericale, inerenti agli impegni derivanti dall’obbligo del celibato per i preti». Il sacerdote, contestando i rilievi mossigli dalla Curia, era sbottato: «Invece di prendersela con il sottoscritto, il vescovo dovrebbe occuparsi dei tanti sacerdoti pedofili e che hanno davvero donne e persino figli. Si tratta di sacerdoti molto noti, che guidano grandi parrocchie sia in città che nel resto della provincia. E sulle vicende che li riguardano, sono già state depositate parecchie denunce alla procura della Repubblica. Ma tutto tace, chissà perché». Parole a cui i vertici di via Dietro Duomo ribattono così: «In riferimento alle presunte accuse di pedofilia rivolte da don Marino a sacerdoti della Diocesi - si legge nella nota - il vescovo Cipolla ha invitato don Marino a dargli conto delle accuse da lui mosse affinché possa vagliarne l’attendibilità e valutare le successive azioni di sua competenza. Il vescovo, al contempo, ha richiamato il presbitero alle responsabilità che si è assunto con le sue dichiarazioni e all’opportunità di rivolgersi alla procura della Repubblica se effettivamente è in possesso di prove. Il vescovo - continua la nota - ritiene inoltre che le generiche e pubbliche dichiarazioni di don Marino, oltre a essere altamente lesive della reputazione della Chiesa, distraggono l’attenzione dai fatti che lo riguardano e li amplificano. E infine auspica che la discussione del procedimento canonico che riguarda don Ruggero torni nell’unico luogo deputato: il tribunale ecclesiastico diocesano sul cui lavoro il vescovo ripone piena fiducia».
Ieri, intanto, lo «scandalo don Marino» è stato affrontato anche dalla popolare trasmissione tivù di Canale 5 «Pomeriggio Cinque», condotta da Barbara D’urso, dov’è intervenuto monsignor Giovanni Brusegan, nel suo primo giorno da amministratore temporaneo della comunità di San Lorenzo di Albignasego: «La Diocesi non si mette in moto sulla base di semplici illazioni. E quindi, se ha stabilito di aprire un processo canonico presso il tribunale ecclesiastico, significa evidentemente che è in possesso di prove molto importanti. Anzi, direi inconfutabili». (d.d’a.)