Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il governo: Cittadella della Giustizia, la decisione entro la fine del mese
«Entro fine mese sarà definita la questione relativa alla riorganizzazione degli uffici del Tribunale del capoluogo (nella foto) polesano. Sono molto soddisfatto per il lavoro svolto, che mira ad accorpare gli uffici giudiziari in un’unica sede con un incremento dell’efficienza amministrativa e una significativa riduzione dei costi di gestione delle strutture». Lo annuncia il ministro ai Rapporti col Parlamento Federico D’incà (M5S), al termine della riunione ieri a Roma al ministero della Giustizia con la partecipazione del sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo e delle autorità locali competenti.
D’incà spiega che «si stanno verificando tutte le possibili ipotesi al fine di individuare l’immobile idoneo per costituire una vera e propria “Cittadella giudiziaria”. La volontà è quella di assicurare servizi adeguati nell’ambito dell’amministrazione della giustizia, ma è soprattutto un risultato importante per la città di Rovigo che vedrà la riqualificazione e la valorizzazione di una parte del suo territorio».
Lo scorso novembre l’assemblea degli avvocati si era espressa indicando tre opzioni equivalenti e tutte in centro città: Tribunale allargato all’ex carcere con 180 posti-auto, uno stabile ex novo in piazzale Di Vittorio con 100 parcheggi o ancora il recupero in via Donatoni dell’ex Questura e dell’ex caserma vigili del fuoco con 150 parcheggi. Per gli avvocati l’ex ospedale «Maddalena» non va bene: troppi vincoli urbanistici e pochi parcheggi realizzabili nell’area. L’ordine si è espresso dopo aver affidato uno studio di fattibilità alla società rodigina di ingegneria ed architettura «Alessio Pipinato & Partners Srl» di Rovigo perché verificasse possibili alternative insediative del nuovo Palazzo di Giustizia.