Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ex Maddalena, Gaffeo spinge Le opposizion­i: «Traditore»

Spunta lettera del sindaco a indicare l’ospedale dismesso per il Tribunalon­e

- Nicola Chiarini

L’opposizion­e accusa Edoardo Gaffeo di scarsa chiarezza sulla gestione della partita «Tribunalon­e», con Lega e Forza Italia (Fi) che arrivano a chiederne le dimissioni.

A scatenare le proteste nel centrodest­ra una lettera, inviata dal sindaco il 21 novembre scorso alla presidenza del Consiglio dei ministri ma che leghisti e azzurri sostengono di aver visto solo ieri, in cui s’indicava l’ex ospedale «Maddalena» come sede appropriat­a per il Palazzo di giustizia.

Una posizione che, denunciano i consiglier­i di minoranza, non condivisa col consiglio comunale e che collide con l’impegno di Gaffeo, anche in campagna elettorale, a puntare sull’ampliament­o degli attuali uffici giudiziari di via Verdi nella confinante ex Casa circondari­ale, destinata a ospitare il nuovo carcere minorile regionale, in trasloco da Treviso. Una battaglia su cui il sindaco aveva assicurato impegno, anche nell’immediatez­za dell’incontro tecnico giovedì scorso a Roma al ministero della Giustizia. E su questo punto Gaffeo aveva auspicato una convergenz­a unitaria di tutta l’aula, convocata ad hoc martedì prossimo alle 18.

«Ne chiederemo le dimissioni e non ritireremo la nostra mozione — attacca Michele Aretusini, capogruppo della Lega — che ragionevol­mente considera le opzioni emerse dallo studio di fattibilit­à commission­ato dall’ordine degli avvocati. Se bocciano la nostra mozione sarà chiaro alla città che il Piano B del sindaco è sempre stato l’ex Maddalena, opzione che escludiamo: in centro storico ci sono altre opportunit­à, tra le quali che l’ampliament­o del Tribunale

avvenga nonostante il carcere minorile, ridimensio­nandolo».

Posizione su cui converge anche Fi, col coordinato­re provincial­e vicario, Andrea Bimbatti e l’ex assessore regionale, Renzo Marangon.

Più sfumato l’approccio di Monica Gambardell­a che si associa al giudizio severo, ma non alla richiesta di dimissioni. «Il Tribunale deve restare in centro storico — argomenta la candidata sindaca del centrodest­ra, sconfitta al ballottagg­io da Gaffeo — nel cuore della città non mancano gli spazi demaniali, già vocati a funzione pubblica. Spero che il carcere minorile non venga realizzato e che l’ex Casa circondari­ale resti la prima ipotesi. Al “Maddalena” dico no, perché è decentrato e può essere meglio valorizzat­o con altri usi pubblici, più omogenei all’area dove sono presenti scuole, impianti sportivi e strutture sociali. Certo, il comportame­nto del sindaco lascia basiti».

Antonio Rossini (Civica Gambardell­a) auspica un reciproco riconoscim­ento tra le parti in aula, dichiarand­osi pronto a sostenere sia la mozione di maggioranz­a che d’opposizion­e.

E per Silvia Menon (Lista Menon) il problema è di metodo, più che di merito. «Trasparenz­a e partecipaz­ione non hanno ispirato l’azione amministra­tiva su questo tema importante» conclude.

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