Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ex Maddalena, Gaffeo spinge Le opposizioni: «Traditore»
Spunta lettera del sindaco a indicare l’ospedale dismesso per il Tribunalone
L’opposizione accusa Edoardo Gaffeo di scarsa chiarezza sulla gestione della partita «Tribunalone», con Lega e Forza Italia (Fi) che arrivano a chiederne le dimissioni.
A scatenare le proteste nel centrodestra una lettera, inviata dal sindaco il 21 novembre scorso alla presidenza del Consiglio dei ministri ma che leghisti e azzurri sostengono di aver visto solo ieri, in cui s’indicava l’ex ospedale «Maddalena» come sede appropriata per il Palazzo di giustizia.
Una posizione che, denunciano i consiglieri di minoranza, non condivisa col consiglio comunale e che collide con l’impegno di Gaffeo, anche in campagna elettorale, a puntare sull’ampliamento degli attuali uffici giudiziari di via Verdi nella confinante ex Casa circondariale, destinata a ospitare il nuovo carcere minorile regionale, in trasloco da Treviso. Una battaglia su cui il sindaco aveva assicurato impegno, anche nell’immediatezza dell’incontro tecnico giovedì scorso a Roma al ministero della Giustizia. E su questo punto Gaffeo aveva auspicato una convergenza unitaria di tutta l’aula, convocata ad hoc martedì prossimo alle 18.
«Ne chiederemo le dimissioni e non ritireremo la nostra mozione — attacca Michele Aretusini, capogruppo della Lega — che ragionevolmente considera le opzioni emerse dallo studio di fattibilità commissionato dall’ordine degli avvocati. Se bocciano la nostra mozione sarà chiaro alla città che il Piano B del sindaco è sempre stato l’ex Maddalena, opzione che escludiamo: in centro storico ci sono altre opportunità, tra le quali che l’ampliamento del Tribunale
avvenga nonostante il carcere minorile, ridimensionandolo».
Posizione su cui converge anche Fi, col coordinatore provinciale vicario, Andrea Bimbatti e l’ex assessore regionale, Renzo Marangon.
Più sfumato l’approccio di Monica Gambardella che si associa al giudizio severo, ma non alla richiesta di dimissioni. «Il Tribunale deve restare in centro storico — argomenta la candidata sindaca del centrodestra, sconfitta al ballottaggio da Gaffeo — nel cuore della città non mancano gli spazi demaniali, già vocati a funzione pubblica. Spero che il carcere minorile non venga realizzato e che l’ex Casa circondariale resti la prima ipotesi. Al “Maddalena” dico no, perché è decentrato e può essere meglio valorizzato con altri usi pubblici, più omogenei all’area dove sono presenti scuole, impianti sportivi e strutture sociali. Certo, il comportamento del sindaco lascia basiti».
Antonio Rossini (Civica Gambardella) auspica un reciproco riconoscimento tra le parti in aula, dichiarandosi pronto a sostenere sia la mozione di maggioranza che d’opposizione.
E per Silvia Menon (Lista Menon) il problema è di metodo, più che di merito. «Trasparenza e partecipazione non hanno ispirato l’azione amministrativa su questo tema importante» conclude.
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