Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Controllo di vicinato, Rossini attacca «Discriminazione per la Tassina»
Antonio Rossini (Civica Gambardella) attacca l’amministrazione comunale, accusandola di operare con pesi e misure diverse sui gruppi di «controllo di vicinato», avviato con un primo nucleo nel quartiere San Bortolo.
«Perché alla presentazione del progetto — si chiede il più votato tra i consiglieri d’opposizione — sono stati invitati i soli rappresentanti di San Bortolo e non quelli che si sono attivati in Tassina?».
Rossini ipotizza una sorta di discriminazione politica, dato che l’esponente di minoranza ricorda di essersi fatto latore nel giugno scorso della propoziato sta dei residenti nel quartiere «escluso«, cui è seguita nel successivo mese di novembre una lettera di richiesta formale di adesione alla rete nascente.
«Non è che all’assessore Dina Merlo dia fastidio che io sia stato il primo a lanciare la proposta? — ipotizza Rossini — Questo è un tema che ho ini
110 le famiglie coinvolte nel quartiere battistrada dell’esperienza
a sollecitare ancora nel gennaio 2017. Chiedo al sindaco Edoardo Gaffeo, la cui disponibilità al dialogo e al confronto ho apprezzato in passato, di accertare questo fatto increscioso: sia i cittadini che io meritiamo una risposta trasparente».
Il servizio già attivato a San Bortolo, coordinato dalla referente Patrizia Rava, aggrega circa 110 famiglie che terranno gli occhi aperti sulle vie Parenzo, Baroni, Cecchetti, Oroboni, Stacche, Giro, Don Minzoni.