Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Citta corsaro brilla a Pescara
Fulminea rete di Diaw poi il pari di Zappa. Decide a un quarto d’ora dalla fine il rigore di Iori
Sesta vittoria in trasferta servita su un piatto d’argento, serata che diventa bella ma che non mostra il volto migliore del Cittadella, tre punti di platino chiusi prontamente a chiave in cassaforte.
Tornano alla vittoria i granata e festeggiano un San Valentino che porta in dote una vittoria preziosissima nella corsa alla promozione. Perché sarà pur vero che Roberto Venturato parlando alla vigilia aveva abbassato l’asticella, ma evidentemente in questo momento l’allenatore vede la squadra quotidianamente e ha capito che il rilancio passava attraverso un pizzico di psicologia.
Con l’empoli sarebbe potuta finire in qualsiasi modo ed è arrivata una sconfitta, ieri si può dire lo stesso ed è arrivata una vittoria. Così è il calcio, inutile sorprendersi più di tanto.
Il vantaggio granata dopo appena sei minuti: palla vagante recuperata da un ottimo Proia, che innesca subito Diaw. Controllo di forza su Drudi e poderoso tiro di collo destro sotto la traversa. Il Pescara ha subito una grande chance per pareggiare con Zappa, che a tu per tu con Paleari si fa ipnotizzare dal portiere granata, ma è lo stesso Zappa a colpire inesorabilmente al 22’. Respinta difettosa di Perticone, Melegoni rilancia in area per Zappa, che di testa fa un gran gol andando a superare in elevazione Rizzo e battendo Paleari.
Il Cittadella accusa un po’ il colpo, ma al 37’ ha di nuovo la possibilità di passare. Rosafio si ritrova solo davanti Fiorillo, ma il portiere pescarese si supera ed evita il 2-1.
A inizio ripresa altre due occasioni per il Cittadella, la prima con Diaw e la seconda di Branca, che prova su punizione e riprende la respinta con un diagonale velenoso. Fiorillo ancora una volta risponde presente.
Il Pescara ci prova prima con Bocic (si immola Frare) e poi su calcio d’angolo, ma Paleari
è attento sull’ex Drudi, che di testa aveva superato Perticone in marcatura. Dopo aver subito il Cittadella trova il vantaggio al 30’ su rigore: Elizalde atterra Diaw, il rigore c’è e Iori dal dischetto non sbaglia. Il Pescara protesta per il mancato secondo giallo a D’urso, graziato dall’arbitro, ma sull’episodio del penalty Illuzzi vede bene. E i granata portano a casa una vittoria sofferta quanto preziosa.
«Non è stato il miglior Cittadella – ammette a fine gara Davide Diaw ai microfoni di DAZN – sono felice per il gol e per il rigore procurato. Il rigorista è il capitano e ci mancherebbe altro, doveva tirare lui. La classifica adesso non la guardiamo più di tanto, ci voleva questa vittoria in un momento delicato della stagione. Stasera festeggeremo bevendo una birra, poi da domani di nuovo tutti al lavoro per preparare la prossima partita».
Le montagne russe sono il vero problema di questa squadra che in casa ora non va come in trasferta, ma nel campionato più equilibrato di sempre meglio perdere una partita e vincere la successiva che pareggiarle entrambe. Anche un punto, come ricorda sempre l’allenatore Venturato, a fine stagione può fare la differenza.