Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Citta corsaro brilla a Pescara

Fulminea rete di Diaw poi il pari di Zappa. Decide a un quarto d’ora dalla fine il rigore di Iori

- Dimitri Canello

Sesta vittoria in trasferta servita su un piatto d’argento, serata che diventa bella ma che non mostra il volto migliore del Cittadella, tre punti di platino chiusi prontament­e a chiave in cassaforte.

Tornano alla vittoria i granata e festeggian­o un San Valentino che porta in dote una vittoria preziosiss­ima nella corsa alla promozione. Perché sarà pur vero che Roberto Venturato parlando alla vigilia aveva abbassato l’asticella, ma evidenteme­nte in questo momento l’allenatore vede la squadra quotidiana­mente e ha capito che il rilancio passava attraverso un pizzico di psicologia.

Con l’empoli sarebbe potuta finire in qualsiasi modo ed è arrivata una sconfitta, ieri si può dire lo stesso ed è arrivata una vittoria. Così è il calcio, inutile sorprender­si più di tanto.

Il vantaggio granata dopo appena sei minuti: palla vagante recuperata da un ottimo Proia, che innesca subito Diaw. Controllo di forza su Drudi e poderoso tiro di collo destro sotto la traversa. Il Pescara ha subito una grande chance per pareggiare con Zappa, che a tu per tu con Paleari si fa ipnotizzar­e dal portiere granata, ma è lo stesso Zappa a colpire inesorabil­mente al 22’. Respinta difettosa di Perticone, Melegoni rilancia in area per Zappa, che di testa fa un gran gol andando a superare in elevazione Rizzo e battendo Paleari.

Il Cittadella accusa un po’ il colpo, ma al 37’ ha di nuovo la possibilit­à di passare. Rosafio si ritrova solo davanti Fiorillo, ma il portiere pescarese si supera ed evita il 2-1.

A inizio ripresa altre due occasioni per il Cittadella, la prima con Diaw e la seconda di Branca, che prova su punizione e riprende la respinta con un diagonale velenoso. Fiorillo ancora una volta risponde presente.

Il Pescara ci prova prima con Bocic (si immola Frare) e poi su calcio d’angolo, ma Paleari

è attento sull’ex Drudi, che di testa aveva superato Perticone in marcatura. Dopo aver subito il Cittadella trova il vantaggio al 30’ su rigore: Elizalde atterra Diaw, il rigore c’è e Iori dal dischetto non sbaglia. Il Pescara protesta per il mancato secondo giallo a D’urso, graziato dall’arbitro, ma sull’episodio del penalty Illuzzi vede bene. E i granata portano a casa una vittoria sofferta quanto preziosa.

«Non è stato il miglior Cittadella – ammette a fine gara Davide Diaw ai microfoni di DAZN – sono felice per il gol e per il rigore procurato. Il rigorista è il capitano e ci mancherebb­e altro, doveva tirare lui. La classifica adesso non la guardiamo più di tanto, ci voleva questa vittoria in un momento delicato della stagione. Stasera festeggere­mo bevendo una birra, poi da domani di nuovo tutti al lavoro per preparare la prossima partita».

Le montagne russe sono il vero problema di questa squadra che in casa ora non va come in trasferta, ma nel campionato più equilibrat­o di sempre meglio perdere una partita e vincere la successiva che pareggiarl­e entrambe. Anche un punto, come ricorda sempre l’allenatore Venturato, a fine stagione può fare la differenza.

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(Lapresse) In area Una difesa pescarese su Diaw, ieri ancora a segno

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