Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Turisti Usa positivi. «Siamo stati a Cortina»

Il caso di 15 statuniten­si finiti in quarantena dopo il viaggio sulle Dolomiti

- Di Katia Tafner

Quindici turisti americani, rientrati a Los Angeles sono finiti in quarantena. «Dopo le vacanze a Cortina» dicono.

Ricoverati a Los Angeles. Dubbi di sindaco e Usl

La paura coronaviru­s vola da Cortina a Hollywood assieme a un gruppo di quindici americani che sulle Dolomiti aveva trascorso alcuni giorni di vacanza. A raccontare la vicenda è una donna residente nel ricco sobborgo di Tarzana, a dieci miglia da Calabasas (dove risiedono personaggi del calibro di Kim Kardashian, Drake, Will Smith e Katie Holmes) che alla stampa locale ha parlato di quel malessere che ha colpito il marito e il figlio, entrambi in quarantena. «Pensavamo che il Covid 19 fosse una cosa limitata alla Cina - ha spiegato ai microfoni della Kcbs-tv - e quando, al rientro, mio figlio ha iniziato a stare male non abbiamo pensato potesse essere questo. Tossiva continuame­nte – spiega Pam Angel - gli sembrava di avere un blocco ai polmoni e non mangia ancora». La comitiva è rientrata negli Stati Uniti il 27 febbraio e lo scorso martedì il Country Health Department di Los Angeles ha confermato che per sette viaggiator­i si tratta di coronaviru­s. Quattro sono ricoverati in ospedale, tre molto gravi.

Da questa parte dell’oceano il Direttore Generale dell’ Usl Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, non ha traccia di casi da coronaviru­s nella Regina delle Dolomiti. «Non ero assolutame­nte a conoscenza di questa situazione. Difficile risalire in questo modo al luogo in cui si è contratto eventualme­nte il virus poiché di certo queste persone per essere state a Cortina, ma anche aver fatto il viaggio per riprendere l’aereo e ripartire, sono state in contatto con molte persone. Si sono quindi create numerose occasioni di contagio».

Di fatto, nella provincia di Belluno il numero di casi a ieri pomeriggio resta stabile a 29, con nessun aumento. In crescita e con il numero maggiore Padova con un aumento di 34 casi che porta il complessiv­o a 241. A Cortina d’ampezzo nonostante qualche voce di paese che riporta di aver sentito di alcuni casi in zona, il primo cittadino Gianpietro Ghedina rassicura: «Se ci fossero stati dei contagi sarei stato il primo a essere informato e questo, fortunatam­ente, non è avvenuto. Cortina oggi, dopo lo scorso weekend che ha visto ancora alcune presenze, si sveglia quasi vuota. In un certo senso – prosegue il sindaco – siamo balzati con un mese e mezzo di anticipo nel fuori stagione. I cittadini stanno dimostrand­o buonsenso e credo sia sempre bene ricordare che se non ci sono situazioni accertate è bene non provocare allarmismi inutili». Chiusi da oggi gli impianti da sci, numerose attività ricettive, rifugi, ristoranti, stadio olimpico del ghiaccio, cinema, palestre e anche i bar storici dello struscio più vip delle Dolomiti.

La testimone

Al rientro, mio figlio ha iniziato a stare male Gli sembrava di avere un blocco ai polmoni

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