Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fratture sul corpo di Alessio avanza l’ipotesi dell’omicidio Morto lungo i binari a Monselice, i risultati dei primi esami

- Roberta Polese

Fratture su diverse parti del corpo e contusioni. Si fa strada l’ipotesi dell’omicidio o dell’omissione di soccorso per il 38enne Alessio Ventre, trovato esanime lungo i binari della stazione di Monselice venerdì scorso. La Tac fatta sul cadavere rivela fratture al femore, al braccio e al polso e ora si attendono gli esiti dell’autopsia fatta dal medico legale Antonello Cirnelli. Gli investigat­ori della Polfer, coordinati dal pm Marco Brusegan, stanno indagando per capire quanto tempo è passato da quando l’amico di Ventre ha dato l’allarme della sua scomparsa al momento del decesso, che deve essere avvenuto tra le 20 circa e prima delle 6.30 del venerdì mattino, quando il suo corpo è stato trovato esanime vicino alla stazione ferroviari­a di Monselice. Per gli investigat­ori è importante ricostruir­e le ultime ore del giovane uomo, che in passato aveva avuto qualche problema con la giustizia e che sembrava essersi rimesso in riga frequentan­do un centro di recupero per tossicodip­endenti a Vicenza. E

La rivolta in carcere di domenica scorsa potrebbe avere serie ripercussi­oni sui detenuti. Il pm è in attesa che la polizia penitenzia­ria termini le indagini ma si profila il reato di devastazio­ne, che prevede una pena fino agli 8 anni. Non sarà facile però trovare i responsabi­li: sono state distrutte le telecamere. I detenuti del quarto piano del Due Palazzi hanno protestato sfasciando le celle e dando fuoco a lenzuola in segno di protesta per le misure sul coronaviru­s. Sembra intanto che si sia arrivati ad un compromess­o con la direzione: accordo sull’aumento del numero di telefonate a casa. (r.pol.) invece lì qualcosa è andato storto perché Ventre e l’amico, che si trovavano nella stessa struttura, sono stati da lì espulsi proprio giovedì. I due si sono messi in macchina e sono quindi rientrati a Monselice, dove Ventre ha famiglia. Il 38enne non è rientrato subito a casa, ma è rimasto con l’amico fino a sera. Alle venti circa è arrivata una telefonata al 118: l’amico di Alessio ha detto agli operatori sanitari di aver visto il 38enne di Monselice allontanar­si dall’auto in precarie condizioni di salute. Il 118 ha avvisato i carabinier­i e sono partite le ricerche, ma di Alessio non sono state trovate tracce fino alle sei del mattino successivo. Intanto a qualche ora dal ritrovamen­to del cadavere, a Trieste la polizia ha arrestato l’amico che era con lui. Entrambi si trovavano in comunità come misura alternativ­a al carcere, quindi il giovane è tornato in cella. Ora si attende l’esito dell’autopsia, ma appare inverosimi­le che Alessio si sia procurato tutte quelle fratture da solo.

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