Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nullatenenti ma con 13 auto Blitz della Gdf
Arriva la confisca definitiva del tesoretto di due nomadi nullatenenti, entrambi Halilovic di origine serba, scoperto mesi fa dalla Guardia di Finanza polesana a Canaro. Due abitazioni, un terreno, tre autorimesse e tredici autovetture tra cui una Bmw 535 ed un’opel Zafira, per un valore complessivo di circa 95.000 euro, sono state confiscate dalle Fiamme Gialle che hanno eseguito un decreto del Tribunale di Venezia (Sezione distrettuale misure di prevenzione). Il tribunale lagunare ha riconosciuto che i due nomadi, che fanno parte di un ampio nucleo familiare composto in larga parte da pluripregiudicati per reati di particolare allarme sociale, vivono di criminalità.
A nulla sono valse le repliche fornite dai legali dei due nomadi davanti al tribunale veneziano. Nessuno dei componenti il nucleo familiare, 10 persone, ha mai dichiarato alcun reddito. Inoltre, solo dal 2018 uno dei due aveva avviato un’attività di riparazione di prodotti in metallo, peraltro di modesta entità. Di scarso rilievo è poi risultata l’argomentazione che uno dei due nomadi aveva ricevuto un indennizzo di circa 9.000 euro come risarcimento del danno a seguito di un incidente stradale.
La Guardia di Finanza di Rovigo aveva sequestrato ai due Halilovic, di recente andati ad abitare a Canaro assieme alla famiglia, il tesoretto che stato poi confiscato lo scorso autunno. Il sequestro era stato realizzato in base alla normativa antimafia, e finalizzato alla confisca dei beni da parte dello Stato. Le Fiamme Gialle polesane avevano eseguito il sequestro nei confronti del capo famiglia 50enne degli Halilovic, all’epoca già agli arresti domiciliari per altri reati, e nei confronti di un 24enne. L’indagine era partita dopo che i due Halilovic erano stati oggetto di un Comitato ordine e sicurezza pubblica della Prefettura rodigina, e per questo segnalati come persone capaci di poter creare una turbativa sociale alla comunità locale. Così i finanzieri della Sezione mobile del Nucleo di Polizia economico-finanziaria avevano scoperto che il capofamiglia 50enne ed il 24enne risultavano essere intestatari dei beni immobili e mobili poi finiti sotto sequestro.
La settimana scorso poi, le Fiamme Gialle avevano eseguito un altro sequestro in applicazione della normativa antimafia a Taglio di Po, nel Delta. Così due abitazioni, altrettanti terreni e tre auto per un valore complessivo di circa 70.000 euro sono state «sigillate» dai finanzieri. Destinatarie del sequestro sono due nomadi di Taglio di Po, una 38enne ed una 36enne.
Il tesoretto
A due uomini di origine serba «nullatenenti», la Gdf ha sequestrato due case, 13 auto, 3 autorimesse e un terreno