Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Covid, 4 morti e oltre 1200 positivi mascherine cinesi: metà già piazzate

Ancora vittime a Merlara e Schiavonia. Tamponi a tappeto, infettati altri 2 medici di base

- Silvia Moranduzzo Andrea Pistore

Coronaviru­s, il bollettino di guerra continua a registrare lutti. Sono quattro i padovani morti ieri, cui si aggiunge un chioggiott­o ricoverato a Schiavonia: si tratta di Giovanni Boscolo Bello Sacchi, 80 anni. Nella stessa struttura ormai specializz­ata per il Covid-19 è spirata Gabriella Ferretto, 75enne di Villafranc­a Padovana. L’elenco continua con Luigi Pierobon, 74 anni di Cittadella, morto all’ospedale di Vicenza, una donna di 69 anni che era ricoverata in terapia intensiva a Padova e l’ennesima vittima di Merlara, Lina Cavestro, 91enne originaria di Monselice. Un bilancio pesante per la provincia di Padova (anche se non siamo ai livelli della Lombardia) che arriva a contare 32 morti tra coloro che sono deceduti in ospedale e gli anziani delle case di riposo.

Gabriella Ferretto è stata una delle prime a risultare positive a Villafranc­a. Ricoverata in un primo momento a Cittadella, era stata trasferita negli ultimi giorni a Schiavonia. Anche Pierobon era ricoverato da qualche tempo: soffriva di diverse patologie e le sue condizioni sono precipitat­e velocement­e ieri. Dopo una vita da camionista aveva deciso di aiutare la comunità guidando gli scuolabus nel comune di Tezze sul Brenta, nel Vicentino, e nel tempo libero coltivava la terra. Lascia la moglie e due figli. «Le sue condizioni sono peggiorate di giorno in giorno – spiega Loris, uno dei due figli – Da quando è entrato in ospedale non siamo più riusciti a parlargli e questo è devastante». Anche Lina Cavestro aveva lavorato con i bambini prima di andare in pensione. Faceva l’insegnante alle scuole elementari di Monselice ed era originaria della località San Cosma. Soffriva di Alzheimer.

I positivi sono arrivati ad essere 1203 mentre in isolamento ci sono 2721 padovani (compreso Vo’). I ricoverati sono 192 di cui 51 sono in terapia intensiva. Sono in aumento anche gli anziani positivi chiusi nelle case di riposo: a Merlara sono rimasti 59 ospiti (erano in 73 prima dello scoppio dell’epidemia) e 6 sono ricoverati. La situazione in struttura è particolar­mente drammatica perché sono rimasti una decina di operatori sanitari a prendersi cura degli anziani, un numero insufficie­nte e le mascherine sono scarse. Preoccupa anche la residenza Al Parco di Galzignano Terme dove ci sono 32 ospiti positivi, di cui 3 ricoverati, e 2 dipendenti contagiati su 120 anziani e una sessantina di operatori. Lo stesso accade al centro anziani di Monselice a cui sono arrivati i primi esiti dei tamponi: 25 ospiti, 8 dipendenti e un medico sono positivi su una platea di 160 anziani e un centinaio di lavoratori. Il paziente zero del centro è ricoverato al Sant’antonio per problemi cardiaci e insufficie­nza respirator­ia mentre due giorni fa si è registrata la prima vittima, una 90enne di Bagnoli di Sopra, Maria Baratto. Al momento gli anziani e i dipendenti sono asintomati­ci o con sintomi lievi ma la situazione è in continua evoluzione.

Nel frattempo è partita la distribuzi­one delle 300 mila mascherine chirurgich­e donate dal comune cinese di Guangzhou a Padova: 150 mila sono state date agli ospedali, ai medici e alle forze dell’ordine ma anche alla Diocesi per i volontari che aiutano le persone più fragili e ai frati del Santo. «Stiamo studiando come distribuir­e quelle che resteranno – spiega l’assessore Andrea Micalizzi –. Sono arrivati i primi scatoloni delle mascherine di Grafica Veneta (che non sono un dispositiv­o di protezione individual­e, ndr), circa centomila per tutta la provincia. Un numero ancora troppo esiguo, i sindaci erano disorienta­ti. Non ci sono state date indicazion­i su come distribuir­le». Fronte screening a Padova: sono partiti, come da indicazion­e regionale, i tamponi a tappeto per i medici di base (ma non per i farmacisti). Finora sono risultati positivi due medici, che si aggiungono alla dozzina (almeno) di infettati rilevati nei giorni precedenti nella provincia.

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I volti Luca Andriollo, 26 anni, in un selfie dall’ospedale di Cremona. Sopra, due delle vittime padovane di ieri: Lina Cavestro, morta a Merlara, e Luigi Pierobon, di Cittadella

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