Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Caccia alle mascherine, code davanti le farmacie
In città 70 mila pezzi. Arrivato altro materiale dalla Cina. Il sindaco: «Altri quantitativi in tempi brevi»
La caccia alla mascherina è iniziata ieri mattina presto. In città erano disponibili circa 70 mila pezzi, di colore verde, donati dalla gemellata Guangzhou in Cina. All’una la stragrande maggioranza delle farmacie le aveva terminate. «Posso prenderne quattro, due per me e due per il mio vicino? È anziano e non può uscire», domandava una signora già equipaggiata con la sua personale ma preoccupata di incrementare le scorte del prezioso lembo di stoffa. «Disposizioni del Comune, solo due per nucleo familiare», le ha risposto il dottor Antonio Contin della farmacia Miani di Montà. Lui le stava smistando dall’apertura. «Ogni farmacia ne aveva mille. Ho sistemato il banchetto fuori così da evitare assembramenti all’interno. Dalle 9 è stato un flusso continuo (sono le 12 quando è ancora in piedi a spiegare come funzionano, ndr). Questo è un compito che i farmacisti comunali fanno gratuitamente». In coda a seconda degli orari c’erano tutte le fasce di età: a inizio giornata per lo più gli anziani che non hanno rinunciato alla passeggiata, verso le 10 uomini e donne che rientravano dalla spesa e più tardi anche qualche studente mandato dai genitori durante la ricreazione tra una lezione on line e l’altra. In centro le code sono state più blande a differenza dei quartieri dove si sono ordinatamente sistemate anche 20 persone alla volta. «Distribuendole gratis sono finite quasi subito - spiega la dottoressa Anna Stefannelli, della Farmacia Sacra Famiglia, tra quelle che ha registrato il maggior flusso -. Speriamo che nessuno abbia fatto il furbo, spostandosi e prendendone altrove per accaparrarsene altre. Da noi era ingestibile pensare di far firmare chi arrivava. Quasi tutti volevano sapere se sono lavabili e riutilizzabili». Qualcuno poi ha storto il naso perché in altri comuni più piccoli la distribuzione è stata effettuata a domicilio e le Parafarmacie hanno protestato visto che il Comune ha scelto di non coinvolgerle: «Siamo amareggiati - spiegano i loro rappresentanti - la consegna si poteva diluire in modo più capillare evitando assembramenti».
Da oggi le mascherine verranno distribuite anche nei supermercati Despar, Alì, Pam, Conad e Coop. Intanto ieri è arrivato un nuovo carico di aiuti dalla città cinese di Xian. Si tratta di mascherine (10.400) e materiale sanitario come guanti e camici. «Sto lavorando - ha detto il sindaco Sergio Giordani - per aprire il più possibile i canali con la Cina in modo da far arrivare il maggior numero di rifornimenti sanitari. Contiamo di averne un consistente quantitativo a breve e sono in contatto con il governatore Luca Zaia perché gran parte di questi presidi saranno messi a disposizione degli ospedali».
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