Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Virus, altri sei anziani morti Le vittime padovane sono 47
Quattro decessi a Schiavonia, due tra Monselice e l’azienda ospedaliera
Il coronavirus ha regalato una giornata di tregua a Merlara ma non a Schiavonia e alla casa di riposo di Monselice. Ieri sono morte sei persone positive al virus. All’ospedale Covid ha perso la vita Giuseppe Rasente, 74enne di Borgo Veneto. L’anziano era originario della località Santa Margherita e da due giorni era ricoverato in terapia subintensiva. Da tempo lottava contro una grave malattia che il virus non ha fatto altro che aggravare fino a ucciderlo.
Nello stesso ospedale è morta anche Teresina Baldon, 88enne di Saonara, conosciuta come Cesira. Era ricoverata da alcuni giorni in terapia intensiva e nelle ultime ore di lunedì le sue condizioni sono precipitate. Prima della comparsa dei sintomi, Baldon si era trasferita a casa di una delle due figlie a Campolongo, nel veneziano, ma all’insorgere della febbre ha resistito poco a casa e si è rivelato necessario il ricovero. Sempre a Schiavonia sono morti un 84enne di Monselice e un 81enne di Curtarolo.
In Azienda ospedaliera a Padova il virus ha mietuto un’altra vittima. Anche la casa di riposo di Monselice ha perso un anziano di 93 anni, Giovanni Battista Bottin, originario di Cartura e con diverse patologie pregresse. Da anni viveva nel centro anziani della città murata perché le sue condizioni di salute non erano più gestibili dalla famiglia. I decessi per la struttura salgono quindi a tre. «Abbiamo diviso il centro anziani in tre aree, un po’ come se fosse una versione in miniatura del cluster di Vo’ – spiega Francesco Lunghi, coordinatore della casa di riposo per l’emergenza –. Nell’area rossa ci sono i 39 positivi, nell’area gialla coloro che hanno sintomi ma per i quali stiamo ancora aspettando i risultati dei tamponi, mentre nell’area verde ci sono gli asintomatici, anche loro in attesa degli esiti. Tra il personale sono undici i positivi. Anche se c’è carenza devo dire che vedo una grande resistenza da parte dei lavoratori, sono disponibili e motivati. Anche gli ospiti sono tranquilli, per ora è tutto sotto controllo».
Gli asintomatici sono 104 e gli anziani in attesa dell’esito del tampone sono in tutto 117. Anche qui le dotazioni cominciavano a scarseggiare e, giusto ieri, è arrivata una donazione di 250 mascherine con filtro da parte di Abb, multinazionale con sede anche a Monselice che si occupa di sviluppare tecnologie per sfruttare l’energia rinnovabile. Aumentano lievemente i positivi della residenza Al Parco di Galzignano Terme: 39 anziani, di cui tre ricoverati, e cinque dipendenti.merlara, martoriata da due settimane, ha potuto respirare di sollievo. Non ci sono state altre perdite. «È importante potersi riposare dal dolore – dice Roberta Meneghetti, presidente dell’ipab –. Gli ultimi giorni sono stati devastanti, tutti noi siamo affezionati ai nostri anziani. La casa di riposo è una grande famiglia e 12 perdite costituiscono un carico emotivo enorme. Per fortuna riceviamo ogni giorno tanta solidarietà: sono arrivate giusto oggi (ieri, ndr) un’infermiera e una volontaria».
La raccolta fondi su Gofundme, promossa da una dipendente in pensione, ha superato gli 8 mila euro in cinque giorni. I contagi aumentano in modo meno energico negli ultimi giorni. Secondo i dati aggiornati alle 17 di ieri, siamo arrivati ad avere 1.498 positivi e 2.795 persone in isolamento domiciliare (compreso il cluster di Vo’). Crescono anche i ricoverati che raggiungono quota 204 di cui 60 in terapia intensiva. Il bollettino delle vittime è arrivato a contare 32 morti, ai quali si devono aggiungere i 12 di Merlara e i 3 della casa di riposo di Monselice: 47 in tutto.
Nel frattempo continua la riorganizzazione degli ospedali della provincia dopo che quello di Schiavonia è stato dedicato solo ai pazienti Covid. Ieri mattina ha aperto ufficialmente l’oncologia al primo piano del presidio di Piove di Sacco, dove sono già state erogate le prime prestazioni.