Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tregua epidemia, però caso grave Per le mascherine Rossoblù in campo
Due nuovi casi di contagio da coronavirus portano a 83 i casi in Polesine dove si sono registrati due decessi e quattro guarigioni, l’ultima delle quali ufficializzata ieri.
Il più grave tra i nuovi contagiati è un 70enne altopolesano che, l’11 marzo scorso, era stato ricoverato per un intervento chirurgico. Il primo tampone negativo. Il secondo, dopo un peggioramento, è risultato positivo ed è stato trasferito in Terapia intensiva «Covid-19» a Trecenta, dove sono occupati 6 posti su 10.
L’altra paziente positiva, una 35enne altopolesana che lavora in una struttura sanitaria veronese, è in isolamento domiciliare. «Temo che riempiremo quella Terapia intensiva — spiega Antonio Compostella, direttore generale (Dg) dell’usl 5 Polesana — Domani (oggi, Ndr) arriveranno altri sei ventilatori per attivare altrettanti posti-letto, raggiungendo quota 16 su 20 previsti».
Completano il conto dei 23 ricoverati, i 17 tra Pneumologia, Terapia semintensiva, Malattie infettive. Sono 486 le persone in sorveglianza attiva domiciliare, in calo rispetto alle 534 di lunedì. Sono 70 i tamponi in attesa di esito.
«Da ieri in funzione l’apparecchiatura al “San Luca” per la loro analisi — spiega il Dg
— si lavorerà 24 ore su 24, compatibilmente con la disponibilità dei reagenti».
Continua lo screening su personale sanitario di ospedali e Case di riposo, queste ultime oggetto di attenzione dopo i contagi a Fratta Polesine e Porto Viro. Per supportare gli esami sui casi sospetti e con sintomi, attivate dall’usl due auto-staffetta (una per l’alto Polesine, l’altra per il Delta) per effettuare tamponi a domicilio. A casa arriveranno le mascherine monouso della Regione nei piccoli Comuni, attraverso la Protezione civile in coordinamento con le associazioni. Ad Arquà Polesine il centro di distribuzione delle mascherine affidato dal sindaco Chiara Turolla al consigliere comunale Roberto Costa che, con la moglie Valentina, le sterilizza e imbusta mentre i volontari le distribuiscono a famiglie, negozi e aziende.
Nel capoluogo anche i Bersaglieri in campo contro il virus a confezionare le mascherine. Da ieri giocatori della Femi-cz Rugby Rovigo Delta, coordinati dai volontari di Protezione Civile e Onlus «Bandiera Gialla» hanno già preparato le prime 1.200.
Metodo Arquà Consigliere Costa e moglie, gestione delegata