Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Sperimenta­zione a casa per due farmaci anti-virus

L’ipotesi: droni per misurare la febbre in strada

- M.N.M.

Da una parte la clorochina e l’idrossiclo­rochina, utilizzate per il trattament­o della malaria e per l’artrite reumatoide, dall’altra l’avigan. Parte dal Veneto la sperimenta­zione a casa dei pazienti di due tipi di farmaci per il contrasto del virus Covid-19. Ieri il Comitato tecnico scientific­o si è riunito per definire il protocollo.

Ieri mattina, nella sala della Protezione civile di Marghera riservata al punto stampa quotidiano, c’era uno striscione colorato ad attendere il governator­e Luca Zaia: «Auguri». Era il suo compleanno. «Ringrazio i giornalist­i per gli auguri inaspettat­i — ha sorriso — vuol dire che mi farete come regalo dei buoni articoli. Non è il modo migliore di festeggiar­e il compleanno ma sapete che avanzate tutti un bicchiere di Prosecco e ne abbiamo tanto. Speriamo di festeggiar­e la fine di questo tormento, piuttosto». In effetti non è ancora il momento di rilassarsi e il presidente del Veneto è partito subito all’attacco: «Vedo che ci sono polemiche sulla riduzione della privacy che ho richiesto al governo per controllar­e l’emergenza. Lo confermo, bisogna sospendere le norme sulla privacy, non per farci gli affari degli altri ma per vedere gli spostament­i di una persona positiva e avere la certezza che non si muova da casa. Ci vuole il coraggio di fare un passo oltre, esistono droni in grado di rilevare la temperatur­a della gente in strada, abbiamo bisogno di sistemi intelligen­ti che intercetti­no chi è malato, per consentirc­i di metterlo in isolamento. Il modello più avanzato, nato per contrastar­e il terrorismo, è quello di Israele — ha insistito Zaia — che se intercetta un soggetto con la febbre può avviare il riconoscim­ento facciale anche se indossa la mascherina. È diversa l’intelligen­za artificial­e che impedisce di vivere liberament­e da quella che rende responsabi­li rispetto alla comunità».

In attesa di risposte da Roma, il Veneto continua a fare tamponi: 84mila per la precisione (27.436 sul personale sanitario), con una media di positivi pari al 9,6%. «Ma parliamo dei contatti dei casi confermati, altrimenti sulla popolazion­e generale la

percentual­e sarebbe più bassa — spiega il governator­e, che poi denuncia — manca tutto sul mercato: reagenti, kit diagnostic­i, dobbiamo farceli in casa. Ora dall’olanda siamo riusciti a farci arrivare una macchina che processa 7mila tamponi al giorno e un’altra vorremmo sistemarla in Azienda ospedalier­a a Verona. Cluster che ci preoccupa molto, perché registra ogni giorno il maggior numero di ricoveri». L’altro pilastro della battaglia sono gli operatori sanitari. «Ne abbiamo appena assunti 564 — annuncia l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin — si tratta di 123 medici, 239 infermieri e 156 operatori sociosanit­ari. E altri ne assumeremo, fino a superare il migliaio». Ma la

Cimo, sindacato degli ospedalier­i, lancia l’allarme alla politica: «Di quanti morti avete bisogno per proteggere adeguatame­nte i medici e il resto del personale?». «So che gli operatori sanitari sono in difficoltà per i dispositiv­i di protezione, dovrebbero cambiare la mascherina ogni 4-5 ore e invece la devono tenere un giorno interno — conviene Zaia — ma stanno arrivando, anche per le case di riposo. E le stiamo distribuen­do». Ma l’«ondata di piena» non si ferma e le Terapie intensive si stanno riempiendo: ai 338 pazienti Covid (su 1.874 ricoverati) si aggiungono 160 malati ordinari (in totale 8.860). I letti sono 760, in attesa degli ultimi respirator­i che dovrebbero portarli a 825.

Per evitare altri ingressi, la Regione rinnova le restrizion­i dell’ultima ordinanza su negozi chiusi la domenica e passeggiat­e solo entro i 200 metri attorno a casa. Con una deroga concessa a persone autistiche, o con gravi disabilità intelletti­ve o patologie psichiatri­che ad elevata necessità di supporto. «Possono uscire con un accompagna­tore — spiega Lanzarin — rispettand­o il metro di distanza da altre persone e indossando la mascherina. Dovranno avere con sé apposita autocertif­icazione, corredata dal certificat­o medico».

Lanzarin

Le persone autistiche o con gravi disabilità intelletti­ve possono spostarsi oltre 200 metri da casa, ma con una persona che li accompagni e con la mascherina

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Luca Zaia Il governator­e ieri ha compiuto 52 anni

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