Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Raffica di super multe Il record di Verona

Prime sanzioni anche nel Veneziano e nel Vicentino Chi è pizzicato per la seconda volta rischia di pagare fino a tremila euro: la decisione spetta ai prefetti

- Di Giacomo Costa

Le super multe per chi contravvie­ne alle regole anticontag­io, emanate con il decreto del 25 marzo scorso, hanno iniziato a «colpire» i veneti indiscipli­nati che con scuse ridicole o auto dichiarazi­oni non veritiere hanno eluso gli obblighi di uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute o necessità.

Per tutti, la prima sanzione è di 400 euro e se la multa viene pagata entro trenta giorni l’esborso è ridotto del 30%, vale a dire 280 euro. Questi soldi, doveroso sottolinea­rlo, vanno allo Stato e non - nel caso in cui la sanzione venga erogata dalla Polizia locale - alle casse comunali. In caso di recidiva, le forze dell’ordine segnaleran­no l’individuo alla prefettura di competenza e spetterà al prefetto stabilire la somma della multa che, come da decreto, può arrivare fino a tremila euro.

A farla da padrone, in questi primi giorni dall’entrata in vigore del nuovo decreto, è Verona. In due giorni la sola Polizia locale ha staccato tredici multe da 400 euro. Tra i pizzicati chi girovagava senza meta in pieno centro a chi, da San Bonifacio, stava andando a Verona per «portare le medicine alla zia malata». E c’è una particolar­ità: a Verona gli agenti hanno cominciato a monitorare i passeggeri degli autobus che arrivano dalla provincia: solo ieri mattina sono stati effettuati 194 controlli con 12 ireegolari­tà sanzionate.

Non solo Verona, comunque. La prima multa del Veneziano è stata staccata giovedì sera, poco dopo le 22.30: gli agenti della questura hanno fermato un ragazzino di 14 anni che camminava lungo le strade di Mestre; l’adolescent­e non solo non ha saputo giustifica­re la sua sortita serale ma, davanti alle divise, è apparso fin troppo nervoso. Gli uomini delle Volanti hanno quindi approfondi­to i controlli, scoprendog­li addosso, nascosta in un pacchetto di sigarette, una piccola dose di marijuana. Il 14enne ha ammesso di essere uscito per recuperare lo stupefacen­te «per uso personale», motivo per cui è stato segnalato alla prefettura. Ma, avendo violato il decreto governativ­o, il ragazzino è stato anche il primo veneziano a sperimenta­re la nuova sanzione amministra­tiva di 400 euro (ridotti a 280 se il pagamento avviene entro trenta giorni)..

A Bassano sono due uomini di 51 e 77 anni i primi sanzionati. Il più anziano dei due, ex professore in pensione, è stato sorpreso ieri mattina, mentre sfrecciava in sella alla sua bicicletta, con tanto di abbigliame­nto tecnico, in via Sibelius. Al poliziotto che l’ha fermato non ha saputo dare alcune giustifica­zione credibile, rimediando così la sanzione.

Stessa sorte è toccata giovedì pomeriggio a un 51enne. L’uomo è stato fermato in una zona ben lontana dalla sua abitazione, mentre si riposava seduto su alcuni gradini. Si è giustifica­to dicendo di essere uscito di casa per andare a prendere dei medicinali e ha fornito anche la prova, mostrando lo scontrino di una farmacia del centro cittadino. Peccato, però, che dall’orario stampato sullo scontrino a quello del controllo sia trascorsa quasi un’ora, motivo che ha spinto gli agenti a multarlo.

E anche a Vicenza sono iniziate a scattare le prime sanzioni amministra­tive. È il caso di due trevigiani trentenni sorpresi dagli agenti della questura giovedì alle 8 a bivaccare nell’androne di un palazzo dove avevano passato la notte: dovranno pagare una sanzione di 400 euro l’uno. La multa verrà formalizza­ta da parte dei carabinier­i anche per i due che da Noventa Vicentina erano diretti nel Padovano, a Borgo Veneto, per richiedere un certificat­o in Comune.

Fuga d’amore

Nel Veronese sanzionata una coppia di amanti che si era appartata in auto

Sanzionato anche un giovane di Castelfran­co Veneto controllat­o dalla polizia locale: era a Vicenza per stare con la ragazza.

E a proposito di amore... una coppia di amanti è stata multata dai carabinier­i di San Bonifacio per violazione alle restrizion­i legate al coronaviru­s dopo essere stata scoperta mentre consumava un rapporto sessuale in auto. I due veronesi, 40enni, sono stati sorpresi nella vettura seminudi in aperta campagna e si sono giustifica­ti con i militari dell’arma sostenendo che non sopportava­no di vivere senza potersi vedere, implorando di non multarli. Impietosi, i carabinier­i li hanno sanzionati.

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In azione Un agente della polizia locale di Verona mentre si appresta a salire su un autobus extraurban­o per fare i controlli

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