Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Raffica di super multe Il record di Verona
Prime sanzioni anche nel Veneziano e nel Vicentino Chi è pizzicato per la seconda volta rischia di pagare fino a tremila euro: la decisione spetta ai prefetti
Le super multe per chi contravviene alle regole anticontagio, emanate con il decreto del 25 marzo scorso, hanno iniziato a «colpire» i veneti indisciplinati che con scuse ridicole o auto dichiarazioni non veritiere hanno eluso gli obblighi di uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute o necessità.
Per tutti, la prima sanzione è di 400 euro e se la multa viene pagata entro trenta giorni l’esborso è ridotto del 30%, vale a dire 280 euro. Questi soldi, doveroso sottolinearlo, vanno allo Stato e non - nel caso in cui la sanzione venga erogata dalla Polizia locale - alle casse comunali. In caso di recidiva, le forze dell’ordine segnaleranno l’individuo alla prefettura di competenza e spetterà al prefetto stabilire la somma della multa che, come da decreto, può arrivare fino a tremila euro.
A farla da padrone, in questi primi giorni dall’entrata in vigore del nuovo decreto, è Verona. In due giorni la sola Polizia locale ha staccato tredici multe da 400 euro. Tra i pizzicati chi girovagava senza meta in pieno centro a chi, da San Bonifacio, stava andando a Verona per «portare le medicine alla zia malata». E c’è una particolarità: a Verona gli agenti hanno cominciato a monitorare i passeggeri degli autobus che arrivano dalla provincia: solo ieri mattina sono stati effettuati 194 controlli con 12 ireegolarità sanzionate.
Non solo Verona, comunque. La prima multa del Veneziano è stata staccata giovedì sera, poco dopo le 22.30: gli agenti della questura hanno fermato un ragazzino di 14 anni che camminava lungo le strade di Mestre; l’adolescente non solo non ha saputo giustificare la sua sortita serale ma, davanti alle divise, è apparso fin troppo nervoso. Gli uomini delle Volanti hanno quindi approfondito i controlli, scoprendogli addosso, nascosta in un pacchetto di sigarette, una piccola dose di marijuana. Il 14enne ha ammesso di essere uscito per recuperare lo stupefacente «per uso personale», motivo per cui è stato segnalato alla prefettura. Ma, avendo violato il decreto governativo, il ragazzino è stato anche il primo veneziano a sperimentare la nuova sanzione amministrativa di 400 euro (ridotti a 280 se il pagamento avviene entro trenta giorni)..
A Bassano sono due uomini di 51 e 77 anni i primi sanzionati. Il più anziano dei due, ex professore in pensione, è stato sorpreso ieri mattina, mentre sfrecciava in sella alla sua bicicletta, con tanto di abbigliamento tecnico, in via Sibelius. Al poliziotto che l’ha fermato non ha saputo dare alcune giustificazione credibile, rimediando così la sanzione.
Stessa sorte è toccata giovedì pomeriggio a un 51enne. L’uomo è stato fermato in una zona ben lontana dalla sua abitazione, mentre si riposava seduto su alcuni gradini. Si è giustificato dicendo di essere uscito di casa per andare a prendere dei medicinali e ha fornito anche la prova, mostrando lo scontrino di una farmacia del centro cittadino. Peccato, però, che dall’orario stampato sullo scontrino a quello del controllo sia trascorsa quasi un’ora, motivo che ha spinto gli agenti a multarlo.
E anche a Vicenza sono iniziate a scattare le prime sanzioni amministrative. È il caso di due trevigiani trentenni sorpresi dagli agenti della questura giovedì alle 8 a bivaccare nell’androne di un palazzo dove avevano passato la notte: dovranno pagare una sanzione di 400 euro l’uno. La multa verrà formalizzata da parte dei carabinieri anche per i due che da Noventa Vicentina erano diretti nel Padovano, a Borgo Veneto, per richiedere un certificato in Comune.
Fuga d’amore
Nel Veronese sanzionata una coppia di amanti che si era appartata in auto
Sanzionato anche un giovane di Castelfranco Veneto controllato dalla polizia locale: era a Vicenza per stare con la ragazza.
E a proposito di amore... una coppia di amanti è stata multata dai carabinieri di San Bonifacio per violazione alle restrizioni legate al coronavirus dopo essere stata scoperta mentre consumava un rapporto sessuale in auto. I due veronesi, 40enni, sono stati sorpresi nella vettura seminudi in aperta campagna e si sono giustificati con i militari dell’arma sostenendo che non sopportavano di vivere senza potersi vedere, implorando di non multarli. Impietosi, i carabinieri li hanno sanzionati.