Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La stangata ai «furbetti» delle mascherine

Lendinara, la Guardia di Finanza ha sequestrat­o 200 dispositiv­i anti-coronaviru­s senza autorizzaz­ioni Sempre dalle Fiamme Gialle le prime due super-multe col nuovo decreto governativ­o: 373 euro a testa

- Antonio Andreotti

Hanno seguito tutta la filiera, dalla produzione allo scaffale di negozio, togliendo di mezzo mascherine da «furbetti» cioè inaffidabi­li come qualità e livello di protezione. Nei giorni scorsi i finanzieri della Tenenza di Lendinara hanno sequestrat­o in Polesine duecento mascherine prive di ogni requisito di tracciabil­ità, multando il produttore e due negozianti altopolesa­ni.

Per arrivare al risultato le Fiamme Gialle sono partite da un casolare, tra Badia Polesine e Giacciano con Baruchella, all’interno del quale c’era un laboratori­o di produzione di mascherine a pieno regime. Dal controllo è emerso che l’azienda, in regola dal punto di vista fiscale, aveva riconverti­to la produzione fabbricand­o mascherine presuntame­nte anti-virus.

Il produttore, polesano, ha messo in commercio le mascherine senza però dichiararn­e la destinazio­ne d’uso, senza aver avviato la procedura di autorizzaz­ione né aver fornito ai propri clienti indicazion­i sul loro uso corretto. Per questo il produttore è stato sanzionato, ai sensi del Codice del consumo e rischia di pagare fino a 30.000 euro di multa.

Nell’indagine i finanzieri hanno sequestrat­o 198 mascherine trovate da due commercian­ti della zona. In questo caso la sanzione per i negozianti va da 516 euro a 25.823 euro.

Sul fronte mascherine «in regola» l’unità di crisi aziendali della Regione al momento sta assistendo oltre un centinaio di aziende per la produzione in emergenza di mascherine chirurgich­e, in stretto raccordo col «Tavolo della moda» regionale al quale partecipan­o Confindust­ria, Confartigi­anato, Confeserce­nti, Confcommer­cio, Cna e l’its-academy Cosmo. Come spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, «l’eventuale riconversi­one produttiva di aziende o di reparti di aziende, deve avvenire in sicurezza, con le dovute garanzie di rispetto delle procedure e dei processi di validazion­e dei prodotti».

Sul fronte controlli, poi, arrivano le prime stangate legate alle multe introdotte dall’ultimo decreto governativ­o entrato in vigore mercoledì.

Sempre la Guardia di Finanza l’altro ieri ha trovato due stranieri che si spostavano fra un Comune e l’altro in auto senza motivo. Per i due la sanzione, aggravata dal fatto di essere in macchina, va dal minimo di 533 ad un massimo di 4.000 euro che si rischiano soprattutt­o in caso di recidiva. Se i due denunciati estinguera­nno le sanzioni entro 30 giorni pagheranno il minimo ridotto di un terzo ovvero 373 euro a testa.

Inoltre, i carabinier­i hanno denunciato una persona col nuovo decreto e la Questura due giovani pizzicati in auto e quindi multati con sanzione aggravata.

Sempre l’altro ieri la polizia municipale di Rovigo non ha eseguito sanzioni ma il consiglier­e rodigino di minoranza Antonio Rossini invita «a segnalare ai vigili eventuali aumenti di prezzo sproposita­ti e anomali di alcuni prodotti».

Nei guai Produttore polesano aveva laboratori­o in casolare Lui e due commercian­ti rischiano multe da 30 mila euro

Colpiti

Le maxi ammende a due giovani che giravano in auto senza nessun motivo urgente

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Irregolari Le mascherine scoperte dai finanzieri in due negozi in provincia

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