Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La stangata ai «furbetti» delle mascherine
Lendinara, la Guardia di Finanza ha sequestrato 200 dispositivi anti-coronavirus senza autorizzazioni Sempre dalle Fiamme Gialle le prime due super-multe col nuovo decreto governativo: 373 euro a testa
Hanno seguito tutta la filiera, dalla produzione allo scaffale di negozio, togliendo di mezzo mascherine da «furbetti» cioè inaffidabili come qualità e livello di protezione. Nei giorni scorsi i finanzieri della Tenenza di Lendinara hanno sequestrato in Polesine duecento mascherine prive di ogni requisito di tracciabilità, multando il produttore e due negozianti altopolesani.
Per arrivare al risultato le Fiamme Gialle sono partite da un casolare, tra Badia Polesine e Giacciano con Baruchella, all’interno del quale c’era un laboratorio di produzione di mascherine a pieno regime. Dal controllo è emerso che l’azienda, in regola dal punto di vista fiscale, aveva riconvertito la produzione fabbricando mascherine presuntamente anti-virus.
Il produttore, polesano, ha messo in commercio le mascherine senza però dichiararne la destinazione d’uso, senza aver avviato la procedura di autorizzazione né aver fornito ai propri clienti indicazioni sul loro uso corretto. Per questo il produttore è stato sanzionato, ai sensi del Codice del consumo e rischia di pagare fino a 30.000 euro di multa.
Nell’indagine i finanzieri hanno sequestrato 198 mascherine trovate da due commercianti della zona. In questo caso la sanzione per i negozianti va da 516 euro a 25.823 euro.
Sul fronte mascherine «in regola» l’unità di crisi aziendali della Regione al momento sta assistendo oltre un centinaio di aziende per la produzione in emergenza di mascherine chirurgiche, in stretto raccordo col «Tavolo della moda» regionale al quale partecipano Confindustria, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Cna e l’its-academy Cosmo. Come spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, «l’eventuale riconversione produttiva di aziende o di reparti di aziende, deve avvenire in sicurezza, con le dovute garanzie di rispetto delle procedure e dei processi di validazione dei prodotti».
Sul fronte controlli, poi, arrivano le prime stangate legate alle multe introdotte dall’ultimo decreto governativo entrato in vigore mercoledì.
Sempre la Guardia di Finanza l’altro ieri ha trovato due stranieri che si spostavano fra un Comune e l’altro in auto senza motivo. Per i due la sanzione, aggravata dal fatto di essere in macchina, va dal minimo di 533 ad un massimo di 4.000 euro che si rischiano soprattutto in caso di recidiva. Se i due denunciati estingueranno le sanzioni entro 30 giorni pagheranno il minimo ridotto di un terzo ovvero 373 euro a testa.
Inoltre, i carabinieri hanno denunciato una persona col nuovo decreto e la Questura due giovani pizzicati in auto e quindi multati con sanzione aggravata.
Sempre l’altro ieri la polizia municipale di Rovigo non ha eseguito sanzioni ma il consigliere rodigino di minoranza Antonio Rossini invita «a segnalare ai vigili eventuali aumenti di prezzo spropositati e anomali di alcuni prodotti».
Nei guai Produttore polesano aveva laboratorio in casolare Lui e due commercianti rischiano multe da 30 mila euro
Colpiti
Le maxi ammende a due giovani che giravano in auto senza nessun motivo urgente