Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Oughourlian: «Vicini ai padovani, torneremo più forti»
Una lettera aperta ai padovani, ai tifosi, al mondo Padova. Joseph Oughourlian (nella foto), patron biancoscudato dopo l’uscita di scena di Roberto Bonetto, scrive una missiva con parole di affetto fa sentire la propria vicinanza in questo momento difficilissimo per l’emergenza legata al coronavirus: «Cari tifosi, cari padovani, cara Padova – si legge nella missiva – avete risposto a questa emergenza sanitaria con volontà, organizzazione e il vostro grande spirito di solidarietà, tipico dell’essere padovani e veneti. Nel nostro mondo del calcio ne sono un esempio i ragazzi, le ragazze e le famiglie del settore giovanile del Calcio Padova, che si sono subito interfacciati con i loro allenatori utilizzando le nuove tecnologie per proseguire gli allenamenti, in modo da tenersi non sono in esercizio ma anche uniti e solidali, così da non perdere il loro spirito di squadra, nonostante l’obbligo di rimanere in casa. E ne sono un esempio anche i giocatori della prima squadra, che sono rimasti in città dal giorno del loro ultimo allenamento, nel rispetto delle regole che questo momento storico ci chiede, aspettando come tutti i padovani il ritorno per quanto possibile alla normalità. Molti dei nostri giocatori vengono da altre regioni d’italia, anch’esse colpite dall’emergenza e sono ovviamente in pena per la salute dei loro cari. A loro va un mio forte abbraccio». Su come e se proseguirà l’attuale stagione sportiva al momento nessuna certezza: «Al momento non ci è ancora possibile determinare con che modalità sarà portata a termine questa stagione sportiva – prosegue Oughourlian - e quali saranno gli sviluppi e le scelte della Lega, ma a tutti i nostri giocatori e appassionati del Padova posso dire che le maglie biancoscudate torneranno a essere ammirate sui campi e che, spero presto, torneremo ad abbracciarci tutti per un goal. Dai social vedo che i tifosi stanno continuando a dimostrare il loro amore per la nostra squadra nonostante l’ultima gara ufficiale si sia disputata ormai quasi un mese e mezzo fa. Sono felice di questo spirito che ci aiuterà, quando saremo chiamati, a ripartire con slancio, dedizione e grinta, le stesse doti che servono a tutti noi per passare questo severo esame collettivo. Non sapete quanto vorrei tornare in Italia e a Padova, così come racconta la nostra amata canzone. Sono certo che ci rivedremo presto in campo e sugli spalti. Tenete duro e non mollate. Vi voglio bene e siete nei miei pensieri».