Kioene, anche Casaro fa da guida sul centro

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Dopo il successo ottenuto dal primo episodio di «Discovery Padova» con Dragan Travica a illustrare i motivi per cui Padova è la città dei «quattro senza», sui canali social della Kioene Padova (Youtube e Facebook) è toccato a Nicolò Casaro spiegare «Il mistero dell’infinito di Piazzetta San Nicolò»: «Questa piazzetta è un’oasi di silenzio nel centro di Padova, nascosta fra le trafficate via Dante e Corso Milano. Si raggiunge dal Teatro Verdi, è uno dei punti più suggestivi della città. La Chiesa di San Nicolò è una delle più antiche di Padova, risale a prima del 1088. Sembra fosse destinata a contenere i resti di San Nicola di Myra, meglio conosciuto come San Nicola di Bari, o meglio ancora come Santa Klaus. Per cui può essere definita in tutto e per tutto una chiesa dedicata a Babbo Natale. Nel tempo subì tanti cambiamenti e fu la chiesa di riferimento delle famiglie nobili di Padova. Sul selciato c’è un simbolo che assomiglia all’infinito, un mistero svelato dal parroco della chiesa che parla di due “esse” incise che significano selciato di San Nicolò». Con questi racconti la Kioene vuole tenere in un certo senso «compagnia» ai tifosi, ma anche stimolare la curiosità di andare alla scoperta (o riscoperta) di alcuni luoghi una volta che questo periodo di allarme sarà rientrato. La Kioene ha voluto ringraziare Paola Tellaroli, autrice del libro «Misteri e storie insolite di Padova»”, che ha acconsentito con entusiasmo a dare l’opportunità di leggere alcuni dei suoi racconti. Una pagina culturale molto gradita, che spicca tra le tante iniziative portate avanti in queste settimane dagli atleti in sosta forzata.