Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Serrata governativa La deroga richiesta da 150 aziende La «cassa» fa boom
I sei nuovi contagi dichiarati oggi dall’usl 5 «Polesana» portano a 114 i polesani positivi al coronavirus. L’epidemia, fin qui, ha ucciso tre persone originarie della provincia, l’ultimo un ospite dell’ospizio padovano di Merlara, mentre sei le guarigioni. Ora 35 i ricoverati, di cui i 7 più gravi in Terapia intensiva al «Covid Hospital» di Trecenta, dov’è in arrivo un ottavo degente da Legnago, nella Bassa Veronese. Intanto circa 150 le imprese che hanno chiesto di rimanere in attività nonostante lo stop governativo a tutte le attività non essenziali. Secondo la Prefettura, il 90% delle aziende ha chiesto la deroga perché in filiere collegate ai settori essenziali e potranno lavorare fino a ordine contrario delle Autorità. Stesse modalità anche per chi ha dichiarato l’impossibilità di bloccare la produzione per gli eccessivi danni che ne deriverebbero o per il rischio d’incidenti gravi. Per quanto riguarda le imprese del comparto della difesa, dell’aerospaziale o che operano in settori strategici di interesse nazionale, queste dovranno bloccare le attività fino ad esplicita autorizzazione. «Queste istanze saranno valutate in un gruppo costituito da Guardia di Finanza, Camera di Commercio, vigili del Fuoco e Spisal» spiega il prefetto Maddalena De Luca. Intanto da oggi si possono depositare le richieste di cassintegrazione per le aziende con meno di 5 lavoratori colpite dall’emergenzacoronavirus. Le domande dovranno essere presentate per via telematica sul portale Cliclavoro Veneto. Benché i conteggi siano ancora parziali, sarà ampiamente superato il dato di qualche giorno fa: circa 4 mila lavoratori in cassintegrazione.
Punto sanitario
Sei nuovi contagiati, altrettanti i guariti Sette i malati gravi ricoverati a Trecenta