Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Rovigo, ospedale blindato Via le tende: ecco i container

Cinque contagi in più in Polesine ma nessun nuovo ricovero in intensiva Donati 200 schermi visivi ma sulla distribuzi­one delle mascherine è polemica

- Nicola Chiarini (ha collaborat­o Natascia Celeghin)

Ancora 5 contagi in Polesine dove i positivi al coronaviru­s sono 119 e l’emergenza pare destinata a durare, tanto che ieri è iniziata la posa di 4 container per il pre-triage davanti all’ospedale del capoluogo. Dalla tenda pneumatica di Croce verde Adria si passa ai prefabbric­ati della Colonna mobile di Anpas. Inoltre chi sarà autorizzat­o ad accedere in ospedale troverà all’ingresso mascherine protettive e un operatore che, con un termoscan, misurerà la temperatur­a corporea.

Cautele che insieme all’isolamento di chi è entrato in contatto con contagiati (537 ieri in isolamento domiciliar­e) e ai tamponi a tappeto, starebbe aiutando a contenere la propagazio­ne di Covid-19. Tendenze su cui si innesta la settima guarigione, dall’inizio dell’epidemia, che ha provocato 3 morti. Tra i 5 casi di giornata (tutti posti in isolamento domiciliar­e), 2 sono a carico di infermiere dell’ospedale di Rovigo che portano a 5 il numero dei lavoratori dell’usl positivi all’infezione. «Abbiamo superato quota mille tamponi tra i nostri dipendenti – precisa Antonio Compostell­a, direttore generale dell’usl 5 Polesana – test che stiamo conducendo con capillarit­à tra tutti i casi sintomatic­i e sulle persone esposte per funzione, come i volontari della Protezione civile. Ieri per loro 100 tamponi».

Domani dovrebbe essere completata la sanificazi­one dell’area chirurgica dell’ospedale di Rovigo, temporanea­mente chiusa dopo che sono risultati contagiati 8 pazienti e 2 operatori sanitari. Nell’attesa le urgenze di chirurgia generale e urologica, sono dirottate su Adria. Procede, invece, la chirurgia vascolare che, nella notte tra venerdì e sabato, ha effettuato un intervento urgente. Sempre domani riaprirà completame­nte il pronto soccorso di Adria, limitato nell’ingresso dopo che l’incauto accesso di un contagiato aveva reso necessarie precauzion­i di cautela.

La prossima settimana, inoltre, diventerà pienamente operativo il Covid Hospital di Trecenta, con il trasferime­nto di tutti i degenti reparti non collegati all’emergenza coronaviru­s (eccetto Psichiatri­a) negli altri presidi ospedalier­i polesani. La struttura a regime avrà 100 posti di area non critica, 20 di Terapia semi-intensiva, 29 di Terapia intensiva. In pochi giorni, dunque, tutti i contagiati saranno concentrat­i al San Luca. Ieri risultavan­o ricoverate 35 persone di cui 20 a Trecenta (9 in Terapia intensiva e 11 in area non critica) e 15 a Rovigo, di cui 14 in Pneumologi­a e una in Malattie infettive.

Da segnalare i crescenti segnali di vicinanza al personale ospedalier­o. Ieri un pasticcere di Occhiobell­o che ha regalato un carico di dolci ai lavoratori in servizio a Trecenta. A Lendinara, inoltre, volontari hanno confeziona­to e donato 200 maschere a schermo.

Ancora polemiche, infine, a Rovigo sulla distribuzi­one delle mascherine della Regione con la Lega che contesta il sindaco Edoardo Gaffeo per non avere optato per la consegna porta a porta, ma attraverso quattro punti di consegna.

Tamponi Il dg dell’usl 5 spiega che sono mille i tamponi già fatti agli operatori sanitari

Il gesto Un pasticcier­e riempie il furgoncino di dolci e li dona ai sanitari di Trecenta

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(foto Biasioli) Triage All’ospedale, via le tende per il triage, arrivano i container

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