Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rovigo, ospedale blindato Via le tende: ecco i container
Cinque contagi in più in Polesine ma nessun nuovo ricovero in intensiva Donati 200 schermi visivi ma sulla distribuzione delle mascherine è polemica
Ancora 5 contagi in Polesine dove i positivi al coronavirus sono 119 e l’emergenza pare destinata a durare, tanto che ieri è iniziata la posa di 4 container per il pre-triage davanti all’ospedale del capoluogo. Dalla tenda pneumatica di Croce verde Adria si passa ai prefabbricati della Colonna mobile di Anpas. Inoltre chi sarà autorizzato ad accedere in ospedale troverà all’ingresso mascherine protettive e un operatore che, con un termoscan, misurerà la temperatura corporea.
Cautele che insieme all’isolamento di chi è entrato in contatto con contagiati (537 ieri in isolamento domiciliare) e ai tamponi a tappeto, starebbe aiutando a contenere la propagazione di Covid-19. Tendenze su cui si innesta la settima guarigione, dall’inizio dell’epidemia, che ha provocato 3 morti. Tra i 5 casi di giornata (tutti posti in isolamento domiciliare), 2 sono a carico di infermiere dell’ospedale di Rovigo che portano a 5 il numero dei lavoratori dell’usl positivi all’infezione. «Abbiamo superato quota mille tamponi tra i nostri dipendenti – precisa Antonio Compostella, direttore generale dell’usl 5 Polesana – test che stiamo conducendo con capillarità tra tutti i casi sintomatici e sulle persone esposte per funzione, come i volontari della Protezione civile. Ieri per loro 100 tamponi».
Domani dovrebbe essere completata la sanificazione dell’area chirurgica dell’ospedale di Rovigo, temporaneamente chiusa dopo che sono risultati contagiati 8 pazienti e 2 operatori sanitari. Nell’attesa le urgenze di chirurgia generale e urologica, sono dirottate su Adria. Procede, invece, la chirurgia vascolare che, nella notte tra venerdì e sabato, ha effettuato un intervento urgente. Sempre domani riaprirà completamente il pronto soccorso di Adria, limitato nell’ingresso dopo che l’incauto accesso di un contagiato aveva reso necessarie precauzioni di cautela.
La prossima settimana, inoltre, diventerà pienamente operativo il Covid Hospital di Trecenta, con il trasferimento di tutti i degenti reparti non collegati all’emergenza coronavirus (eccetto Psichiatria) negli altri presidi ospedalieri polesani. La struttura a regime avrà 100 posti di area non critica, 20 di Terapia semi-intensiva, 29 di Terapia intensiva. In pochi giorni, dunque, tutti i contagiati saranno concentrati al San Luca. Ieri risultavano ricoverate 35 persone di cui 20 a Trecenta (9 in Terapia intensiva e 11 in area non critica) e 15 a Rovigo, di cui 14 in Pneumologia e una in Malattie infettive.
Da segnalare i crescenti segnali di vicinanza al personale ospedaliero. Ieri un pasticcere di Occhiobello che ha regalato un carico di dolci ai lavoratori in servizio a Trecenta. A Lendinara, inoltre, volontari hanno confezionato e donato 200 maschere a schermo.
Ancora polemiche, infine, a Rovigo sulla distribuzione delle mascherine della Regione con la Lega che contesta il sindaco Edoardo Gaffeo per non avere optato per la consegna porta a porta, ma attraverso quattro punti di consegna.
Tamponi Il dg dell’usl 5 spiega che sono mille i tamponi già fatti agli operatori sanitari
Il gesto Un pasticciere riempie il furgoncino di dolci e li dona ai sanitari di Trecenta