Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Banchi distanziati in piazza Erbe e sabato ingressi contingentati per le botteghe del Salone
«Potenziate» o meno dal teleobiettivo, PADOVA hanno comunque provocato una concreta reazione da parte di Palazzo Moroni. Segno, evidentemente, che qualcosa che non andava c’era. Stiamo parlando delle fotografie scattate la mattina di sabato al mercato di piazza delle Erbe, in cui si vedevano parecchie persone che affollavano i banchi di frutta e verdura. Gli scatti, una quindicina in totale, sono stati realizzati dal fotografo dell’agenzia Ansa, Nicola Fossella (che collabora anche con il nostro giornale) che, pur ammettendo di aver adoperato il teleobiettivo, continua a ripetere che «nessuno può mettere in discussione la veridicità di quelle foto». «Al mercato - ribadisce Fossella - c’era tanta gente. E mi è parso strano che, di fronte a tale assembramento di persone, non ci fosse alcun agente della polizia municipale a tenerle distanti l’una dall’altra». E così, pur persistendo nel ritenere quegli scatti «irrealistici e fuorvianti, perché è stata utilizzata una tecnica che avvicina artificialmente i soggetti inquadrati», l’assessore comunale al Commercio, Antonio Bressa, ha deciso di correre ai ripari.
Ieri mattina infatti, in piazza delle Erbe, c’erano molti più vigili del solito. E già da oggi, i banchi del mercato saranno disposti in maniera diversa, sia per aumentare lo spazio tra l’uno e l’altro che per distanziare maggiormente i clienti. Ma non finisce qui, dato che, almeno nella giornata del sabato, gli ingressi alle botteghe coperte del Sotto Salone saranno contingentati così come succede nei supermercati. E intanto, mentre il consigliere leghista Alain Luciani pretende di avere i filmati registrati da tutte le telecamere di videosorveglianza nella mattina «incriminata», sulla questione si pronuncia pure il presidente della Regione, Luca Zaia: «Sto valutando l’adozione di ulteriori misure restrittive anche per i mercati, perché gli affollamenti davanti ai banchi non vanno bene». Durissimo, infine, il commento di Ilario Sattin, presidente regionale (e padovano) degli ambulanti dell’ascom: «Si è deciso di adoperare quelle foto per dipingerci brutti e cattivi e magari per fare in modo di chiudere i mercati, malgrado sia chiaramente consentito dalla legge». (d.d’a.)