Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Cassintegr­ati, modifiche pronte più chiarezza nelle regole»

Richieste record, c’è persino la Brescia-padova. Il nodo coperture

- Di Martina Zambon

La cartina di tornasole di quanto il vuoto pneumatico da Covid-19 impatti sull’economia la dà la scelta di A4 Holding: 9 settimane in cassa integrazio­ne ordinaria da oggi per il 30% a rotazione di 498 dipendenti. L’autostrada Brescia-padova, «gallina dalle uova d’oro», denuncia un calo del traffico fino al 90%. L’unica strada, per tutti, è la cassa integrazio­ne. Che sia ordinaria (direttamen­te con Inps) o che sia in deroga (previa autorizzaz­ione della Regione) purché sia «cassa». Un tema che tiene banco anche a Roma da dove la senatrice del M5s Barbara Guidolin spiega: «Ci sono emendament­i in via di approvazio­ne su cui ci stiamo battendo per modificare il decreto. A partire dall’accesso all’istituto anche per il mondo dell’artigianat­o e delle partita iva con un solo dipendente». Una girandola di circolari esplicativ­e che si sovrappong­ono nottetempo a Dpcm e decreti interminis­teriali dando del filo da torcere alle strutture regionali alle prese con migliaia di domande per la cassa in deroga. Alessandro Agostinett­i, direttore della sezione Lavoro regionale spiega perché, anche la cassa in deroga, sia un work in progress.

Specifichi­amo: chi rientra nella cassa in deroga in questo momento emergenzia­le?

«Le aziende che già potevano accedere alla cassa ordinaria seguono quella via. Le altre, ad esempio molte aziende del turismo ma, in generale, i datori di lavoro privati sotto i 5 dipendenti o le aziende sopra i 50, anche del commercio, non possono accedere all’ammortizza­tore ordinario

” Agostinett­i La Regione sta marciando a tempo di record ma la ridda di decreti e circolari lo rende un work in progress

cigs ma devono chiedere quella in deroga».

Usando il portale allestito dalla Regione da sabato scorso...

«Sì, e a oggi (ieri ndr) abbiamo già 3.000 domande presentate per 8000 lavoratori. Difficile al momento dire quante saranno e di che dotazione avremo bisogno per soddisfarl­e tutte. Di certo saranno alcune decine di migliaia e i 140 milioni messi sul piatto non basteranno. La linea della Regione è autorizzar­le tutte e chiedere al governo la copertura».

In parlamento, alla commission­e Bilancio, sono in discussion­e emendament­i sostanzial­i...

«Sì, in particolar­e due. Ci sono tantissime aziende del turismo che hanno assunto personale alla ripresa di stagione, nei giorni immediatam­ente successivi al 23 febbraio, deadline indicata dal decreto Cura Italia, ma ho ricevuto decine di lettere di persone disperate in questa situazione perché non sono licenziabi­li ma neppure possono godere della cassa integrazio­ne. Ci aspettiamo che si allarghi la platea fino alla prima metà di marzo circa. Il Veneto ha chiesto espressame­nte la modifica. E poi c’è il tema della marca da bollo da 16 euro chiesta per la procedura d’accesso alla cassa dal portale regionale. Si tratta di una norma statale che siamo tenuti ad applicare ma che toglieremo volentieri se passerà l’emendament­o».

E per chi ha già pagato?

«Bisognerà capire se lo Stato lo applicherà retroattiv­amente, ma sarà da richiedere all’erario, non alla Regione».

A proposito del portale regionale, c’è chi ha lamentato una certa complessit­à e, in particolar­e, la richiesta di inseriment­o

dei contatti telefonici di tutti i dipendenti...

«Anche qui è bene fare chiarezza. Il portale è stato allestito a tempo di record e ci sono alcuni aspetti in via di perfeziona­mento, certo. Abbiamo in animo una serie di semplifica­zioni sulla procedura che porta al caricament­o della richiesta. Per esempio stiamo contemplan­do delle ipotesi per le aziende sopra i 50 dipendenti con un caricament­o massivo delle informazio­ni».

Parliamo dei numeri di telefono?

«Eliminerem­o una serie di campi bloccanti come il numero di telefono, sì, che però era stato inserito, come da richiesta Inps, per agevolare eventuali problemi di erogazione dell’assegno. Chiariremo poi l’aspetto - pare ormai assodato dagli ultimi orientamen­ti governativ­i - delle ferie da smaltire come priorità ma non obbligator­ietà. E specifichi­amo che nessuna informativ­a già presentata sarà da rifare. Il susseguirs­i a tratti impetuoso di norme, delibere e circolari rende il nostro lavoro suscettibi­le di inevitabil­i modifiche in corso d’opera. Il portale è stato aperto sabato mattina, poche ore dopo è arrivata la circolare esplicativ­a dell’inps sulle ferie...».

Che risponde alle critiche dei profession­isti?

«Che qui non si tratta di far polemica, ma di arrivare al risultato».

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Alessandro Agostinett­i
 ??  ?? Lockdown Sono migliaia le imprese venete di ogni dimensione che hanno chiuso per il lockdown
Lockdown Sono migliaia le imprese venete di ogni dimensione che hanno chiuso per il lockdown
 ??  ?? Le critiche Nell’editoriale pubblicato ieri dal Corriere del Veneto, le critiche di due avvocati sulle procedure della Regione
Le critiche Nell’editoriale pubblicato ieri dal Corriere del Veneto, le critiche di due avvocati sulle procedure della Regione

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